Brumotti rischia grosso, aggredito in stazione a Monza

Insulti e bottiglie di vetro lanciate contro l’inviato di Striscia la Notizia

Vittorio Brumotti in sella alla sua bici

Vittorio Brumotti in sella alla sua bici

Monza, 29 aprile 2019 - Vittorio Brumotti aggredito alla stazione di Monza. Insulti e lanci di bottiglie di vetro contro l’inviato di Striscia la Notizia e la sua troupe. Soltanto l’intervento dei vigili, della polizia e dell’esercito hanno evitato che la situazione potesse degenerare. A dimostrazione del clima di tensione in uno dei luoghi più problematici della città, nonostante il presidio fisso delle forze dell’ordine e i periodici blitz contro spaccio di droga, furti, rapine e aggressioni.

Via Arosio, giardini davanti all’ingresso della stazione ferroviaria. Brumotti si è presentato nel tardo pomeriggio di venerdì con i suoi operatori video e l’inseparabile bicicletta per documentare il continuo viavai sospetto di spacciatori. Dopo aver filmato all’interno della stazione, l’inviato di Striscia si è spostato nei giardinetti, trasformati in luogo di bivacco di numerosi stranieri. Nel piazzale, una pattuglia della polizia locale con tre agenti. Appena Brumotti ha iniziato a filmare e a “moralizzare” un gruppetto di stranieri, dal muretto lungo corso Milano che s’affaccia proprio sui giardini della stazione sono piovuti insulti e bottiglie di vetro.

In pochi istanti, secondo quanto messo a referto dai vigili, la troupe di Brumotti è stata circondata da almeno una trentina di stranieri, molti minorenni. A quel punto gli agenti, in evidente inferiorità numerica e per evitare che la situazione sfuggisse di mano, hanno chiamato i rinforzi: di lì a poco sono arrivate la camionetta dell’esercito e due pattuglie della Questura. Ma alla vista dei lampeggianti, il folto gruppo di stranieri si è dileguato facendo perdere le proprie tracce. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito. E, una volta riportata la calma, «100% Brumotti» ha potuto chiudere il suo servizio di denuncia: «Andremo in onda lunedì su Striscia».