Monza, Brumotti e il suo cameraman accoltellati ai giardinetti

L’inviato di Striscia la Notizia aggredito mentre faceva un servizio sullo spaccio ai parchetti di via Grassi

Vittorio Brumotti a Monza

Vittorio Brumotti a Monza

Monza, 13 gennaio 2020 - Accoltellati Vittorio Brumotti e il suo cameraman. L’inviato di Striscia la Notizia e l’operatore sono stati aggrediti mentre, insieme con un altro collaboratore, nel primo pomeriggio di ieri documentavano lo spaccio nei giardinetti tra via Visconti e via Grassi a Monza. Fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze: il cameraman è stato raggiunto superficialmente alla gamba sinistra, ma non è stato necessario il trasporto in ospedale, mentre Brumotti è stato salvato dal giubbotto antiproiettile che indossa sempre durante le sue incursioni nelle zone calde dello spaccio in tutta Italia. Per lui soltanto un visibile taglio del tessuto del giubbotto all’altezza del petto.

Nessuna traccia degli aggressori nonostante l’intervento immediato di ambulanza, automedica, e pattuglie di polizia e carabinieri. Forze dell’ordine che già sabato erano finite nelle riprese dell’inviato del Tg satirico impegnato non soltanto nell’area verde di via Visconti, ma anche nei parcheggi attorno allo stadio Brianteo, luoghi risaputi dello spaccio di droga in città. Un precedente che potrebbe aver permesso agli spacciatori di riconoscere i collaboratori di Brumotti in incognito e quindi di innescare la violenza di ieri pomeriggio. E non è la prima volta che Vittorio Brumotti arriva in città per denunciare situazioni di degrado e “smascherare” gruppi di spacciatori, anche in pieno giorno. Nell’aprile scorso, infatti, aveva deciso di raccontare il viavai di clienti e pusher nei giardinetti davanti alla stazione ferroviaria.

In quella occasione era stato accolto da insulti e lanci di bottiglie di vetro. Soltanto l’intervento dei vigili, della polizia e dell’esercito hanno evitato che la situazione potesse degenerare. Dopo aver filmato all’interno della stazione, l’inviato di Striscia si è spostato nei giardinetti, trasformati in luogo di bivacco di numerosi stranieri. Appena Brumotti ha iniziato a filmare e a “moralizzare” un gruppetto di stranieri, dal muretto lungo corso Milano che s’affaccia proprio sui giardini della stazione sono piovuti insulti e bottiglie di vetro. E in pochi istanti la troupe e Brumotti sono stati circondati da una trentina di stranieri, molti minorenni. Spariti poi nel nulla alla vista dei lampeggianti.