MARCO GALVANI
Cronaca

Brianza zona rossa, Google conferma: tutti a casa/ I GRAFICI

I dati provenienti dai cellulari dei brianzoli rivelano che gli spostamenti in media si sono drasticamente ridotti

Mappa spostamenti a Monza e Brainza

Monza, 20 novembre 2020 - La Brianza zona rossa nella Lombardia regione rossa. Sospesa in un lockdown che, però, lascia un vasto campionario di opportunità per autocertificare ogni movimento. Anche se nell’ultimo mese e mezzo è cresciuta del 19% la presenza dei brianzoli in casa. È quanto emerge dal monitoraggio che Google effettua periodicamente in tutto il mondo sulle variazioni negli spostamenti attraverso l’applicazione Maps: utilizzando dati aggregati e anonimi mostra quanto sono affollati determinati luoghi, così da identificare per esempio gli orari di punta di un negozio.

La variazione viene misurata prendendo come riferimento il periodo fra il 3 gennaio e il 6 febbraio, prima che scoppiasse la pandemia, in base ai dati degli utenti che hanno attivato la cronologia delle posizioni per il proprio account Google. Il risultato mostra come, a parte la crescita della presenza nelle zone residenziali, tutti gli altri valori siano in calo. Con l’attivazione dello smart working gli spostamenti relativi ai luoghi di lavoro sono diminuiti del 40%. E di pari passo anche quelli verso gli hub del trasporto pubblico come stazioni ferroviarie e degli autobus (-58%).

Cade a picco, invece, la frequentazione di ristoranti, bar, centri commerciali, musei, biblioteche e cinema, con un -76% rispetto al periodo pre-Covid, e con una decrescita marcata registrata dal 4 ottobre, quando era sotto il -20%. Più contenuta la diminuzione degli spostamenti verso le attività commerciali di beni di prima necessità: -51% verso supermercati, magazzini per prodotti alimentari, mercati agricoli, negozi di specialità gastronomiche, parafarmacie e farmacie. In ogni caso all’ora d’aria difficilmente si rinuncia: a inizio ottobre si è arrivati ad avere una frequentazione di parchi, aree cani, piazze e giardinetti superiore del 40% rispetto alle prime settimane del 2020 ancora fuori dall’emergenza sanitaria, ma progressivamente le restrizioni hanno portato gli spostamenti per la passeggiata o il jogging a -45%.