
Bollino rosa. Parità in corsia
Nell’area sanitaria il 73% del personale è donna. Negli uffici la ’quota rosa’ arriva addirittura all’84%. E la percentuale di donne responsabili di una o più unità organizzative (sia amministrative sia sanitarie) è del 68%. Una ’rivoluzione’ che ha portato gli Istituti Clinici Zucchi (Gruppo San Donato), con sede a Monza, Carate Brianza e Brugherio, a essere tra i primi in Italia ad aver ricevuto la Certificazione sulla parità di genere. Il riconoscimento è stato ottenuto attraverso un auditing condotto da Certiquality, tra i più importanti Organismi di certificazione dei sistemi di gestione aziendale, sulla base delle misure che assicurano la parità di genere e l’equilibrio tra ruoli e opportunità di carriera e retribuzioni, che è anche uno dei 17 obiettivi elencati nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Nella pratica, l’azienda ha messo nero su bianco un Piano strategico parità di genere che, per i prossimi tre anni, si pone come obiettivi di aumentare la consapevolezza sulla parità di genere, sostenere la prospettiva di genere nella pratica clinica, contrastare le molestie sessuali e la violenza di genere e tutelare la genitorialità conciliando il lavoro con la famiglia.
"Siamo orgogliosi di essere tra i precursori nel settore sanitario italiano ad aver ricevuto questa certificazione – le parole di Renato Cerioli, amministratore delegato degli Istituti Clinici Zucchi –. Crediamo fermamente che il superamento di alcune barriere culturali, la partecipazione delle donne alle decisioni economiche e sociali, la valorizzazione dei talenti e una maggiore consapevolezza sulla parità di genere possano incrementare le performance aziendali e creare un futuro più inclusivo". In Brianza come nelle altre 56 sedi del Gruppo San Donato, un colosso che cura circa 5 milioni di pazienti all’anno, con l’80% dell’attività clinica realizzata in convenzione con il Sistema sanitario nazionale. Oggi conta complessivamente 17mila collaboratori, di cui più di 7mila medici per una attività clinica che si affianca a quella di didattica universitaria e ricerca scientifica con 225 docenti di ruolo, 665 docenti a contratto e circa 1.200 ricercatori, 5.535 studenti e 1.314 specializzandi.
M.Galv.