DARIO CRIPPA
Cronaca

Monza, addio Bettini: il re dei panettoni chiude

Commozione e ultime settimane allo spaccio aziendale: finisce un'epoca

Panettoni Bettini in un'immagine storica

Monza, 1 febbraio 2019 - "Finisce un progetto. Ai monzesi speriamo resti qualcosa del nostro profumo". Paola Bettini, chimica di formazione ed erede della storia famiglia di panettoni, colombe, biscotti, allarga le braccia. Quello che era nell’aria da tempo, dopo mille ripensamenti, si è concretizzato in questi giorni. Bettini chiude. Nostalgia canaglia, alla fine è andata come doveva. Per Monza, è un pezzo di storia che se ne va. I furgoni col marchio bianco e verde della Bettini in realtà non sfrecciavano già da anni per le strade della città, ma lo storico marchio sopravviveva con la sua inconfondibile fragranza. Le cose economicamente funzionavano alla grande, mai un ritardo nei pagamenti, mai un giorno di sciopero per quella che era soprattutto una famiglia. Finché... "Finché ci siamo resi conto - racconta Dario Pessina, marito di Paola Bettini, amministratore delegato dell'azienda - che ormai non saremmo più riusciti ad andare avanti: siamo alla terza generazione e purtroppo una quarta non ci sarebbe più stata". I due figli, entrambi ingegneri gestionali, hanno fatto da tempo altre scelte. Consapevoli del loro destino, i Bettini hanno pensato per tempo a chiudere tutte le pendenze. Mano a mano che i dipendenti andavano in pensione, non ne sono stati assunti di nuovi. Nello stabilimento di via Modigliani 14 ne sono rimasti solo 4: hanno ricevuto laute prebende e assicurazioni, fra ammortizzatori sociali e liquidazione. Resta però ancora qualcosa. "Lo stabilimento chiude ufficialmente il 28 febraio ma rimarrà aperto il nostro spaccio aziendale per il tempo necessario a esaurire le scorte, gli ultimi biscotti, gli ultimi dolci". E adesso? "Credo che non riuscirò più a mangiare un panettone in vita mia - sussurra Paola -: in questi ultimi giorni con i dipendenti rimasti sono stati soprattutti lacrime e abbracci. Mio marito ed io abbiamo 70 e 65 anni: facevamo 40-50mila penettoni all’anno, nella mia casa il panettone faceva parte della nostra anima. Ora tenteremo di goderci i nipotini".

Tutto era iniziato ai primi del Novecento. A Milano. Quando il milanese Antonio Motta e il suo amico Oreste Bettini da Monza avevano deciso di fare panettoni. E se il primo un giorno avrebbe dato vita alla storica azienda di panettoni ancora oggi nota nel mondo, Oreste Bettini aveva puntato tutto sulla qualità, ritagliandosi un occhio di sole a Monza: materie prime di vaglia, 16% di burro, 4 giorni di lavorazione. Ricetta Bettini.