BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Bernareggio, aperta l’oasi anti-alluvione. Festa per bambini e musica

Al Ctl3 la nuova piazzaforte contro i rischi del cambiamento climatico Concerto, sbandieratrici e merenda per i piccoli nella riserva di 24mila metri

Festa per bambini e musica: aperta l’oasi anti-alluvione

Bernareggio (Monza) -  La seconda oasi anti-alluvione di BrianzAcque fa il tutto esaurito al Ctl3 di Bernareggio. Ieri, festa in grande stile per il taglio del nastro della nuova infrastruttura green, un’altra piazzaforte contro i rischi legati al cambiamento climatico, ora battezzata ufficialmente, ma entrata in servizio a luglio. È la tragica cronaca in arrivo dalle Marche a raccontare quanto sia importante il Parco dell’Acqua capace di raccogliere piogge che diventano calamità e di rilasciarle lentamente senza fango e morti.

Un minuto di silenzio in ricordo delle 11 vittime ha aperto la cerimonia. Poi, il concerto del Corpo Musicale Santa Cecilia, le sbandieratrici delle 4K Performance Ensamble, la merenda per i piccoli nella riserva di 24mila metri, il doppio di quella di Arcore, la prima aperta nel Vimercatese, quasi un anno fa, hanno accompagnato il pubblico nel tour dello spazio verde recuperato.

Qui, il progetto, allargato a Carnate e Ronco, coinvolge anche il Parco agricolo Nord-Est (Pane) "con il recupero dei campi che circondano questo eden, un plus paesaggistico a disposizione delle nostre comunità", spiegano i sindaci Andrea Esposito (Bernareggio), Rosella Maggiolini (Carnate) e Kristiina Maria Loukiainen (Ronco).

"La collaborazione è estesa all’arte, grazie a un’installazione che Edoardo Tresoldi ha donato al Parco e che abbiamo voluto collocare qui", sottolinea Silvano Brambilla, presidente del polmone verde Pane. Una pista ciclabile e salotti all’aperto permetteranno agli amanti della natura di riappropriarsi di uno scrigno di biodiversità a due passi dai tre centri abitati, uniti da sempre nell’area del centro sportivo e ora anche dal piano “green”. Si è giocato d’anticipo nell’estate martorizzata da una siccità che non si era mai vista.

Davanti ai primi visitatori, un prato su cui quando non piove si può camminare. Al centro, una piccola area umida e un isolotto. Tutt’attorno, tavoli e panche in legno, alberi, arbusti e siepi autoctoni. La Regione ci ha messo 1,3 milioni su 2,26 complessivi cofinanziando il grosso del progetto. Ospite d’onore , l’assessore al Territorio Pietro Foroni: "Il Parco si inserisce perfettamente nelle linee guida della politica regionale, fatta di lotta al consumo di suolo, rigenerazione urbana e stabilità idraulica, sempre in una visione di sviluppo sostenibile".