Monza, Vittorio Sgarbi: "Berlusconi e signor Rottapharm regalate un museo alla Villa"

Il critico d'arte lancia idee e proposte per la reggia

Migration

 

Un Museo della Follia, "come quello che avevo realizzato per Salemi e poi è stato portato in giro in tutta Italia". Ma anche l’esposizione permanente di una grande collezione d’arte privata e "qui a Monza c’è quella della famiglia Rovati che non ha solo le opere antiche esposte nel loro museo privato in corso Venezia a Milano, ma ha anche una collezione d’arte contemporanea di grande livello". Oppure un Luna Park dell’Arte ed "è una proposta che farò a Berlusconi che nella sua villa ad Arcore ha la più grande collezione di dipinti del mondo: nel tempo ne ha comprati 24mila, non sono tutti capolavori, ma sono abbastanza per aprire un Luna Park dell’Arte". Oppure un allestimento con le opere dei depositi dei grandi musei italiani, a partire dai più vicini: "Il deposito di Brera e gli altri di Milano, la città dove ci sono le collezioni più ricche d’Italia".

Ma l’importante "è dare una visione alla Villa Reale. Darle una grande collezione che vorrebbe dire nutrire la Villa Reale. Perché un visitare che viene a Monza deve sapere cosa c’è". Vittorio Sgarbi non trattiene idee e possibilità per il rilancio del complesso monumentale della reggia di Monza, un argomento che ha affrontato ieri mattina alla presentazione dei candidati brianzoli della lista “Noi Moderati, Rinascimento Sgarbi“ in corsa per le Regionali. Un intervento elettorale che a Monza non poteva non coinvolgere il sottosegretario alla Cultura sul tema della valorizzazione della Villa Reale e sulla questione del Masterplan in mano alla Regione per definire come spendere 32 milioni di euro per la reggia e il suo parco storico e definire le prossime strategie di rilancio del complesso monumentale monzese.

Sgarbi ha precisato che come sottosegretario ha la delega ai musei italiani e "la Villa Reale non è un museo" ma, anche se la reggia monzese non rientra nelle sue competenze dirette, non ha mancato di dire la sua. A cominciare dal fatto che "la Villa di Monza non ha avuto la stessa fortuna di Venaria Reale dove lo Stato ha investito molte risorse. Con le stesse risorse la Villa Reale sarebbe un centro di attrazione che potrebbe far decidere i turisti di andare a visitare Monza e non Milano". Secondo il sottosegretario le sole risorse regionali ora disponibili "non sono sufficienti e bisogna trovarne altre", così come la gestione della Villa Reale dovrebbe assomigliare di più a quella di Venaria, "bisognerebbe istituire una Fondazione", e a quella dei grandi luoghi della cultura italiana dove "sono stati messi grandi direttori che hanno dato una visione – dice Sgarbi –. Anche alla Villa serve un grande direttore".

E quindi c’è la questione dei contenuti perché "è stato fatto un restauro ma non è stata messa una collezione. La Villa Reale ha 700 stanze ma sono vuote e non bastano le mostre temporanee. Serve uno sguardo – sostiene Sgarbi –, serve un direttore che faccia da guida e serve dare una collezione stabile alla Villa Reale. E nell’area di Milano sono tante le collezioni a cui bisognerebbe dare una casa". Vittorio Sgarbi parla di 24mila dipinti acquistati da Silvio Berlusconi, oppure delle collezioni d’arte private, come quelle della famiglia monzese Rovati della Rottapharm, del suo progetto del Museo della Follia ma anche del patrimonio artistico pubblico non esposto nei depositi dei grandi musei italiani: "Darli a Monza vorrebbe dire nutrire la Villa Reale e non sarebbe difficile. Occorre una visione – conclude il sottosegretario –: la Villa Reale deve uscire dalla sua dimensione provinciale perché è un tema nazionale".