Bamboccioni? I giovani di Desio sotto la lente dell’Università

Bamboccioni? I giovani di Desio sotto la lente dell’Università

Bamboccioni? I giovani di Desio sotto la lente dell’Università

I giovani desiani sono ’bamboccioni’? Quando e come avviene il loro passaggio verso l’età adulta e l’autonomia? Se l’è chiesto l’Università statale di Milano, che proprio sui ragazzi che vivono in città sta effettuando uno studio ad hoc, attraverso il dipartimento di Scienze sociali e politiche coordinato da Simona Guglielmi. Il progetto, triennale e finanziato da Fondazione Cariplo, si chiama “Maybe“ e vede una collaborazione con AnciLab, il centro di ricerca e servizi legato all’Associazione nazionale comuni italiani. Desio è stata scelta, unica in Brianza, insieme ad altre quattro città: Bergamo, Cinisello Balsamo, Cremona e Varese. Il gruppo di lavoro si è concentrato sul ruolo che giocano le politiche dedicate ai giovani nel creare opportunità ed esperienze che si rivelino significative per la transizione (sempre più lenta) alla vita adulta. "In totale – spiegano i promotori – sono state condotte 35 interviste in profondità ad attori coinvolti a vario titolo in iniziative di policy nei Comuni prescelti. Le interviste sono state realizzate in presenza e, laddove non possibile, tramite videochiamata. Il contributo di ogni intervista è stato prezioso, e in ogni incontro è emerso lo sforzo dei territori nel promuovere iniziative per i giovani". Le interviste sono così suddivise: 17 ad assessori, consiglieri e funzionari tecnici e 18 a giovani tra i 15 e i 27 anni partecipanti alle iniziative promosse dal Comune. Altri 3mila ragazzi lombardi (tra quelli in procinto di affrontare la maturità) saranno coinvolti in uno specifico questionario. I risultati saranno presentati in diversi incontri itineranti. I dati di partenza sono eloquenti: nel 2019 il 64% dei giovani italiani tra i 18 e i 34 anni viveva con almeno un genitore, quota che pone l’Italia ai primi posti a livello europeo. Al tempo stesso, tra chi esce dalla casa dei genitori, è aumentata nel tempo la quota di chi emigra. Gli espatri sono passati da 39mila nel 2008 a 117mila nel 2018.

Alessandro Crisafulli