
Badante infedele, anziano derubato Saccheggia gioielli e smeraldi e ripulisce anche il conto in banca
di Dario Crippa
Alla fine, si era presa anche la pelliccia di visone. Quella della moglie defunta. Non si faceva mancare nulla la badante infedele. Soldi, gioielli, una casa. Se li era accaparrati tutti, pescando a piene mani nei conti dell’uomo ultraottantenne che l’aveva assunta come badante.
Gli agenti della Questura di Monza, con il coordinamento della Procura di Monza, hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo fino a 139mila euro emesso dal Tribunale e al decreto di perquisizione a carico di una cittadina monzese di 55 anni, gravemente indiziata dei reati di circonvenzione di incapace, indebito utilizzo di carte di credito o di debito e furto, aggravati dalla minorata difesa data dall’età della vittima, dalla rilevante gravità del danno cagionato e dall’abuso di relazioni domestiche. La badante era stata assunta nel 2019 da una coppia facoltosa. La donna, italiana, monzese doc, non era però fidata come sembrava. E quando l’anziano era rimasto vedovo – la moglie era morta di Covid – si era affidato in toto alla fidata badante. Quest’ultima aveva però approfittato della fiducia e aveva indotto l’uomo ad aprire un conto corrente bancario cointestato, sul quale gli aveva fatto versare l’intero ricavato della vendita di un appartamento da 115mila euro. Poi aveva iniziato a spolpare quel conto. Prelievi, bonifici, assegni, che versava subito sul proprio sul conto corrente postale. Non le era bastato. Lo ancheaveva convinto a consegnargli un assegno da 50mila euro, oltre a un anello con smeraldo e un anello con diamante, mentre col suo bancomat aveva effettuato numerosi prelievi per un importo complessivo di altri 49mila euro. Infine si era pure impossessata di una valigetta contenente numerosi gioielli in oro e pietre preziose. Nel giro di due anni, il vedovo si era trovato così alleggerito di una somma, fra denaro e gioielli, di 139mila euro. Gli ultimi gioielli e la pellicia sottratti avevano però aperto gli occhi all’anziano che, perfettamente lucido, aveva realizzato cosa stava accadendo. E lo scorso gennaio era andato a presentare denuncia direttamente in Procura.
Le indagini della polizia non hanno fatto che confermare il racconto dell’uomo. E la donna è stata indagata per circonvenzione di incapace, indebito utilizzo di carte di credito o di debito e furto, aggravati dalla minorata difesa data dall’età della vittima, dalla rilevante gravità del danno cagionato e dall’abuso di relazioni domestiche.
La Squadra Mobile della Questura è riuscita a recuperare parte della refurtiva: sul conto corrente della badante c’erano però soltanto 30mila euro e sono stati sequestrati vari monili in oro di quelli fatti sparire dalla badante. E la pelliccia appartenuta alla moglie della vittima.