Arte e legalità nel nome di Falcone

Arte e legalità in Tribunale. Oggi nel cortile del Palazzo di Giustizia di piazza Garibaldi ci sarà la possibilità di vedere la mostra dedicata alle persone che lottano e hanno lottato per la legalità e sono cadute vittime delle mafie, nella ricorrenza del trentunesimo anniversario della strage di Capaci che il 23 maggio 1992 costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie Francesca Morvillo e agli uomini della scorta. Ad esporre le loro opere, una ventina, nel cortile del Tribunale, dieci artisti: Tina Badolato, Crescenzo Crimaldi, Maria Bonfadini, Tiziana Incorvaia, Patrizia Lovati, Luciano Caperna, Beatrice Turra, Giusy Arosio, Monica Fossati e Mariella Convertini.

Ciascuno di loro esprime in modo diverso e strettamente personale la propria idea di legalità: una giustizia a pezzi, la rottura del muro di omertà, i cento passi, il ricordo di Falcone e Borsellino. Tutti però mirano ad una visione unica e potente della legalità: la lotta alle mafie, alla corruzione, alle ingiustizie. Le opere esposte, realizzate anche con tecniche miste, includono dipinti ad olio, acquarelli, acrilici e sono accompagnate da una breve descrizione per permettere al visitatore una visione univoca con l’autore. L’ingresso alla mostra è libero dalle 8 alle 19.

S.T.