Arrestata la regina delle truffe online: con le frodi informatiche comprava viaggi e profumi

Monza, utilizzando il metodo del “phishing” si impadroniva di codici e documenti ed effettuava acquisti da addebitare alle vittime sparse in tutta Italia

La regina delle truffe online  Con le frodi informatiche  comprava viaggi e profumi

La regina delle truffe online Con le frodi informatiche comprava viaggi e profumi

È finita in manette una truffatrice seriale che metteva a segno frodi informatiche. I carabinieri della Stazione di Seregno hanno rintracciato a Giussano una 31enne appena condannata per una truffa informatica di migliaia di euro commessa a Milano nel 2014. La condanna odierna è solo l’ultima di una lunga serie di precedenti che partono da quando, poco più che 18enne, ha cominciato a rendersi protagonista di una serie di reati contro il patrimonio, in particolare, furti, ricettazioni e soprattutto truffe informatiche grazie alle quali, nel corso degli anni, aveva accumulato un bottino di decine di migliaia di euro a discapito di ignari cittadini in tutta Italia e in particolare nelle province di Monza e della Brianza, Milano, Bergamo, Como, Pavia, Brescia, Venezia, Torino, Alessandria e Nuoro. Le vittime si erano viste addebitare importi fino a tremila euro per l’acquisto dei beni più disparati quali profumi, cosmetici, articoli di bigiotteria, viaggi, ricariche telefoniche, pneumatici.

Il metodo per truffare era sempre lo stesso, quello della email di phishing, tecnica in cui la vittima viene indotta ad “abboccare” all’inganno costituito da una email a prima vista inviata da un ente affidabile, quale per esempio una banca, e mascherata dall’apparenza di essere del tutto veritiera che come grafica. Dietro tale apparente autorevolezza invece si nascondono scaltri truffatori che richiedono informazioni personali, quali codici di pagamento e numeri di carte di credito, compresi i codici di verifica (il Cvc presente dietro ogni carta). Chi subisce il phishing risponde alla “email-esca” inviando i dati richiesti che consentono poi al malintenzionato di compiere operazioni come se fosse la vittima stessa a farle.

La truffatrice, attualmente ancora sotto processo in vari procedimenti, ricevuta la notifica di condanna a dieci mesi di reclusione è stata arrestata dai carabinieri di Seregno e collocata in regime di detenzione domiciliare a Giussano. Le tecniche di phishing sono sempre in evoluzione e si fanno via via più raffinate. Per suggerimenti su come proteggersi si rimanda al sito dell’Arma dei carabinieri (https:www.carabinieri.itin-vostro-aiutoconsigliinternet) e al sito del Garante per la protezione dei dati personali (https:www.garanteprivacy.ithomericerca-searchkeyphishing%20attenzione%20pescatori).