
Il sindaco Rosalba Colombo con Attilio Navarra, amministratore delegato di Italiana Costruzioni
Arcore (Monza e Brianza), 15 marzo 2015 - Acquistata nel 1979 per un valore pari a 1,2 miliardi di lire, verrà ristrutturata in due anni con una spesa totale di 18 milioni di euro. È un progetto colossale che impegnerà il Comune e la società Italiana Costruzioni s.p.a., quello approvato dalla Sovraintendenza dei beni culturali per la riqualificazione di Villa Borromeo d’Adda.
A presentarla agli arcoresi sono stati il primo cittadino, Rosalba Colombo e Fausto Colombo, assessore alla Cultura. Un piccolo gioiello, assicura il sindaco, che sarà in grado di "ridare ai residenti un pezzo della loro storia, un punto di ritrovo importante e l’orgoglio di essere arcoresi".
Il piano prevede la riapertura di quell’antica residenza alla comunità. Tra due anni, dopo un restauro reso ormai impellente dall’estrema condizione di degrado, le sale potranno ospitare gli uffici del Comune, ma non solo. Le storiche stanze saranno a disposizione anche dei privati. Verranno aperte per eventi e conferenze. Il sottotetto ospiterà inoltre la sede regionale del Parco Valle Lambo. Un’opportunità, che permetterà non solo una funzionalità maggiore alla villa, ma anche la possibilità di prevedere introiti utili per il sostentamento dell’opera.
"La somma che verrà utilizzata per riportare la reggia agli originali splendori non è ridotta - dichiara l’assessore alle Politiche economiche Giuliana Perrillo -. Abbiamo studiato un piano che permetterà al Comune di sostenere il pagamento senza toccare i fondi indispensabili per la normale amministrazione della città. Un leasing della durata di vent’anni ci permetterà di non avere spese di manutenzione. La prima rata la pagheremo solo a lavori terminati. Stiamo pensando a varie modalità di crowfounding. I cittadini che vorranno sostenerci potranno donare il 5X1000 al Municipio. Inoltre sono previsti introiti derivanti dall’affitto delle sale".
Si stanno valutando infatti differenti proposte di associazioni e enti. "Stiamo selezionando altri possibili fruitori delle sale e degli uffici - aggiunge Colombo -. Settimana prossima incontrerò i responsabili di una scuola di musica. Anche il circolo culturale Andy Warhol è interessato a organizzare corsi e laboratori nella struttura". Non si sono dichiarati favorevoli al piano i membri di Forza Italia.
"Oggi le necessità di intervento sul territorio sono altre - dichiarano dal gruppo -. Opere di natura idrogeologica e di fognatura, viabilità, interventi al manto stradale e all’illuminazione pubblica sono solo alcuni esempi. La nostra proposta è quella di riesumare il progetto messo a punto dalla precedente giunta e lasciato nel cassetto da quella attuale. Avevamo previsto di mettere in sicurezza tetto, facciate e lattoneria. In programma c’era anche recupero della sala ovale posta a ovest, della pensilina liberty e delle gradonate verso il parco. L’impegno economico per tali opere si aggira attorno ai 2,5 milioni di euro. Con questo piano invece si obbligano i cittadini a restituire 600mila euro all’anno per vent’anni".
Un attacco che il sindaco ha voluto liquidare, sostenendo che "questo è il momento di agire. La villa sta cadendo a pezzi, se attendiamo non rimarrà più nulla".