
La premiazione dei 4 studenti
Agrate Brianza (Monza Brianza), 8 giugno 2017 - Un antifurto per proteggere le arnie degli apicoltori e un cestino dei rifiuti intelligente. Giovani inventori 4.0 crescono grazie alla STMicrolectronics, il gigante nei semiconduttori che ha lanciato un concorso nazionale nelle scuole superiori. La seconda edizione è stata vinta dal sistema ideato per proteggere gli alveari dai ladri. Si chiama BeeSafe ed è stato progettato da 4 studenti (il team STeveBEE) della quarta elettronici automazione dell’Istituto “Facchinetti” di Castellanza (Varese), guidato dalla preside Lucia Grassi. Crea un sistema di sicurezza intorno alle arnie, segnala sul cellulare intrusioni e spostamenti degli alveari e attiva un allarme sonoro.
I quattro inventoriI, Andrea Cavaleri, Dario Dal Soglio, Matteo Romagnolo e Mattia Pradal, lo hanno immaginato e creato basandosi su componentistica e sensori ST, e su una programmazione ad alto livello. Durante la premiazione, avvenuta nel quartier generale di Agrate Brianza della ST Italia, i futuri tecnici elettronici hanno spiegato che sperano di creare un’impresa a partire da BeeSafe. Vorrebbero imporsi, nell’era di Internet delle cose, sul mercato della sicurezza ed entrare nel cuore di tutti gli apicoltori d’Italia «garantendo professionalità e affidabilità ai clienti attraverso un prodotto customizzabile». Quando l’ad di ST Italia, Carmelo Papa, ha chiesto loro come intendono proteggere la loro invenzione, hanno risposto che stanno cercando di brevettarlo. Il prototipo è costato 80 euro, ma sperano di riuscire a portarlo sul mercato al prezzo di 50. Molto meno di quanto costino gli ingombranti antifurti a Gps. Il progetto è nato dall’esigenza di realizzazione un efficiente ed economico allarme per proteggere e vigilare le api, su suggerimento del vicepresidente dell’Associazione Produttori Apistici della Provincia di Varese, Giovanni Bascialla, che è un docente del Facchinetti. L’Associazione vanta 400 iscritti e 11mila alveari, che a quanto pare ingolosiscono i ladri. Anche perchè un’arnia piena di miele e propoli vale almeno 300 euro. Gli alunni hanno lavorato per un intero anno al loro piano d’impresa guidati dai docenti Ornella Pili e Massimo Scala. E hanno potuto contare sull’aiuto di «mentori» interni ed esterni alla scuola, come il professore Gianfranco Maniscalco ed il manager Francesco Carvelli. Il sistema ideato dal team è discreto ed efficiente, economico e modulare, adattabile a tipologie di arnie differenti. Funzionerà anche con i pannelli solari. Avendo già destato l’interessamento di incubatori, imprenditori e aziende, potrà diventare una start up di successo.