Rapinatore di vecchiette salvato: stava annegando nel Lambro

Assieme a un complice aveva aggredito in rapida successione due donne e un anziano

Carabinieri sul Lambro

Carabinieri sul Lambro

Monza, 30 novembre 2017 - Rapinatori di vecchiette arrestati, ma prima salvati dai carabinieri, dopo che uno di loro stava annegando nel Lambro. Rocambolesco quanto accaduto nel pomeriggio di mercoledì in città. Tutto comincia intorno alle 15 a Lissone, quando due malviventi, un 40enne di Muggiò e un 25enne originario del Napoletano ma temporaneamente domiciliato in Brianza, aggrediscono un uomo di 76 anni e armati di coltello lo costringono a mollare la sua auto, una Fiat Tipo nuovo modello.

A quel punto, partono per il loro folle pomeriggio a bordo dell’utilitaria. A caccia di vecchiette da rapinare. La prima è una donna di 84 anni incontrata lungo viale Regina Margherita e a cui sempre sotto la minaccia di un coltello portano via la borsetta, fra l’altro facendo cadere l’anziana per lo spavento. Poi si spostano poco più avanti, in via Carlo Alberto, pieno centro Monza, dove rapinano una donna anche più anziana, 86 anni, a cui strappano sempre la borsetta. Sulle loro tracce ci sono però ormai i carabinieri. Una pattuglia li intercetta poco distante, all’incrocio fra viale Regina Margherita e viale Cesare Battisti. Parte l’inseguimento: i due fuggitivi percorrono via Grossi, di nuovo viale Regina Margherita (bruciando un semaforo rosso) e via Boccaccio (in contromano) fino a quando vanno a schiantarsi contro un panetto di cemento e provano a proseguire a piedi.

I militari scendono però pure loro e gli stanno alle calcagna. Uno dei due rapinatori, il 40enne, scavalca il parapetto del ponte che dà sul fiume Lambro e fa per lanciarsi a cercare la fuga in acqua: un militare lo intercetta e prova a trattenerlo, mentre il suo collega va a bloccare il complice. È questione di attimi. Il 40enne riesce a divincolarsi e a lanciarsi in acqua. C’è un problema, però: non sa nuotare. E inizia a urlare chiedendo aiuto. I due carabinieri non ci pensano su un attimo e si lanciano a loro volta nelle acqua gelide del canale a salvare il delinquente. Il suo complice ne approfitta e, lasciato libero, prosegue la sua fuga a piedi. Durerà poco. Un’altra pattuglia dei carabinieri lo intercetta subito. Entrambi i rapinatori, già noti alla giustizia per reati contro il patrimonio, sono stati arrestati per rapina, furto, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi. Sulla vettura rapinata i carabinieri hanno trovato due coltelli, le lame lunghe rispettivamente 20 e 24 centimetri. Per i carabinieri autori dell’arresto e del salvataggio del bandito finito in acqua per fortuna nessuna conseguenza fisica... forse solo un encomio solenne.