
La famiglia di Gianfranco Beretta
Lesmo, 22 luglio 2019 - Un brindisi al gusto di gelso rigorosamente “made in Brianza”. Dopo la birra, la patata, l’asparago, il dolce, il vino del territorio da adesso il banchetto si potrà concludere con l’amaro ideato e realizzato in Brianza, da menti (e mani) brianzole utilizzando esclusivamente prodotti locali. È stato presentato sabato sera, nel cortile del panificio Beretta, “Morus”, ribattezzato l’elisir della Brianza, un amaro realizzato da una combinazione di erbe officinali con lo spiccato gusto di bacche di gelso nero, dalla gradazione intensa di 38 gradi. L’amaro nasce in casa, dall’idea di Gianfranco Beretta e della moglie Ester, a capo dello storico panificio Beretta giunto alla terza generazione e che nel 2017 era stato premiato da Regione Lombardia per avere sfornato la 60 milionesima michetta. Dal forno all’alambicco il passaggio è stato breve: l’instancabile coppia che da oltre trent’anni la mattina prima dell’alba è già in laboratorio a impastare e infornare ha pensato di rendere omaggio alla Brianza con un amaro.
«Era da tempo che solleticavamo l’idea di realizzare un liquore made in Brianza – spiega Gianfranco Beretta -. Proseguendo così la nostra missione di promuovere nel nostro negozio le eccellenze del territorio: oltre a formaggi e salumi tipici abbiamo deciso di produrre anche un amaro». L’incontro fortunato con la distilleria San Nazzaro di Agrate Brianza e poi una lunga serie di studi e prove prima di trovare la ricetta perfetta. «La decisione di produrre un distillato al gelso non è casuale – continua -. Il gelso è una pianta molto diffusa nel nostro territorio, fin dal Medioevo».
La storia, poi, ricorda che Ludovico il Moro ordinò che i confini terrieri delle proprietà venissero delimitati con piante di gelso, chiamati poi dai contadini “moruun” per le grosse more che crescevano sui loro rami. Frutti, peraltro, dalle proprietà antiossidanti. «Il gelso era conosciuto e usato anche dai crociati – spiega Beretta -. Ci sono numerosi riferimenti ad una loro bevanda che derivava dalle bacche di gelso». Una grande soddisfazione per i due artigiani brianzoli che orgogliosi hanno brindato con il loro amaro, organizzando un momento di festa con un figurante che indossava il costume del templare. Gianfranco ed Ester in questi due anni hanno lavorato sodo per realizzare questo sogno. «Il tempo a disposizione in una giornata è sempre poco – continua la moglie -. Dall’alba alle dieci di sera siamo impegnati con il nostro negozio e con il forno. Ma nel frattempo si parla, si ride, ci si confronta e si raffinano le idee». Poi, da buoni brianzoli, ci si rimbocca le maniche, e dalle parole si passa ai fatti. La produzione è già partita e l’amaro brianzolo al gelso è già disponibile nel negozio Beretta e a breve anche on line. Ma gli ideatori guardano avanti. «Al mercato internazionale – confida Gianfranco -. In particolare il mercato cinese». Intanto Gianfranco ed Ester Beretta si godono il successo e qualche giorno di meritato riposo, svelandoci il perché della scelta di aver presentato il liquore proprio il 20 luglio. «Il Morus nasce esattamente a cinquant’anni dallo sbarco sulla luna – conclude -. Una data importante e alla quale, da grande appassionato di astrofisica (Beretta è tra i fondatori del Club Astrofilo Brianteo, ndr) sono legato. Ho voluto che l’amaro brianzolo nascesse sotto una buona stella».