Allevava quaglie, galli e galline in un appartamento a Monza: denunciato per maltrattamento di animali

Un cittadino srilankese senza lavoro arrotondava vendendo pollame a connazionali. L’alloggio era in condizioni igieniche estreme

Alcuni volatili salvati dalla polizia

Alcuni volatili salvati dalla polizia

Monza – Un allevamento di pollame abusivo. Decine di quaglie, galli, galline stipati in un appartamento in condizioni igienico-sanitarie da film dell'orrore. Nella mattinata di lunedì è giunta alla Sala Operativa della Questura di Monza una segnalazione: una persona residente in città aveva notato un movimento sospetto di alcuni uomini affaccendati a trasportare, all’interno di un appartamento sito al piano terra del suo condominio, diversi scatoloni.

Due equipaggi della Squadra Volanti della Questura hanno raggiunto immediatamente il condominio segnalato, in via Rota, al quartiere Cederna, nella zona est della città. All’esterno dello stabile, c'era un uomo, di origini straniere, vicino al quale si trovavano tre scatole di cartone dalle quali provenivano cinguettii di uccelli. I poliziotti hanno deciso dunque di avvicinarlo: si trattava di un 59enne srilankese, e gli hanno chiesto di mostrare cosa ci fosse all’interno della scatola. Una volta aperti gli involucri gli agenti hanno visto che, stipati nei cartoni, in condizioni critiche e in mancanza dello spazio necessario, nonché di cibo, acqua e sole, c’erano circa 20 volatili, tra quaglie e galli: in una scatola dieci quaglie, in un’altra scatola due galli e in un’altra ancora otto polli.

L’uomo riferiva di averli appena acquistati da un suo connazionale per la cifra di 51 euro. A seguito di quanto appena accertato, i poliziotti sono entrati nell’abitazione segnalata, dove hanno scoperto un vero e proprio allevamento illegale di capi di pollame, trovando altre decine di volatili tra polli, galline e quaglie, tutti rinchiusi in scatole di cartone.

Il tutto dominato da un pesante odore di sterco dovuto agli escrementi dei volatili che saturava ogni stanza dell’appartamento, diffondendosi anche sul pianerottolo dello stabile, accertando come l’inquilino, un 45enne cittadino italiano di origine srilankese, avesse realizzato un vero e proprio allevamento con compravendita di pollame vivo in casa, rifornendosi da una fattoria nella Bergamasca per commercializzarli e venderli ai suoi connazionali, usandoli come fonte di sostentamento in attesa di trovare un’occupazione.

In totale, all’interno dell’appartamento, gli agenti hanno trovato altri 39 esemplari, suddivisi in 5 scatole di imballaggio diverse, tutte assolutamente prive di qualsiasi requisito che possa garantire benessere agli animali, contenenti rispettivamente: una scatola 10 quaglie, un’altra 10 polli, una 8 galline, un’altra scatola con altre 8 galline e infine una scatola con 3 polli.

Riscontrata così l’attività commerciale abusiva di vendita di animali vivi tipo pollame, peraltro esercitata in un’abitazione in violazione delle norme igienico-sanitarie oltre che in condizione di maltrattamento degli animali, gli agenti hanno fatto intervenire sul posto l’ATS veterinaria di Besana Brianza che, previ contatti con il comune di Monza, ha inviato personale addetto che prendeva in carico i 60 volatili consegnandoli all’ENPA fornendo loro le eventuali cure e la necessaria assistenza, interrompendo il commercio abusivo di animali e ripristinando le corrette condizioni igienico-sanitarie all’interno dell’abitazione e dell’intero stabile.