BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Allarme calo demografico: "Una mano alle famiglie"

Il Comune vara un piano di aiuti rivolto ai genitori con piccoli in tenera età. Dagli incontri formativi agli sconti per prodotti e servizi della prima infanzia.

Allarme calo demografico: "Una mano alle famiglie"

Allarme calo demografico: "Una mano alle famiglie"

Una rete contro il calo demografico, "tendiamo la mano alle famiglie con bambini appena nati". Neo genitori alle prese con il cambiamento dell’arrivo di un figlio e con le implicazioni della novità su tutti i piani, da quello psicologico, a quello pratico senza dimenticare l’aspetto economico. È nato così “Arcore formato famiglia“, un progetto frutto di una riflessione "sulla penuria di fiocchi rosa e azzurri che ci riguarda da vicino", "dall’ascolto delle esigenze delle neo mamme" e "dagli incontri e dalla collaborazione con il Consultorio e con le nostre associazioni, Comitato Cernobyl, Caritas e la Casa di Margherita che da anni si occupano di aiutare concretamente le coppie", spiega il sindaco Maurizio Bono.

È lui che ha lanciato l’iniziativa del Comune in collaborazione con il no-proft e le imprese di casa. È nato così il piano che agisce a diversi livelli, "dagli incontri formativi con pediatri, ostetriche, infermieri, 60 ore divise in tre cicli a cadenza annuale (aperti anche a chi abita altrove), agli sconti per prodotti e servizi relativi alla prima infanzia". Aiuti destinati a nuclei con piccoli entro i due anni di vita. Ci saranno anche omaggi e contributi, dalla lettera di benvenuto firmata dal primo cittadino, alla consegna a mamme e papà della Costituzione e della Carta Onu dei Diritti del bambino, al kit di con prodotti per il bebè, alla tessera della biblioteca, al pass per i parcheggi rosa che si potrà chiedere già sei mesi prima del parto. La giunta ha aperto un tavolo "per monitorare l’andamento del piano e per aggiornarlo, se necessario - chiarisce il sindaco - in ogni momento potranno aggregarsi nuovi sostenitori. Oggi, più di prima, per il cambiamento che sta vivendola la nostra società i ragazzi hanno molta paura a mettere su famiglia. L’aumento dei costi, la mancanza di sostegno sono ostacoli che limitano la volontà di avere un figlio.

L’amministrazione ha il dovere di impegnarsi a supporto di chi vuole invece provarci. La partnership pubblico-privata è nata da questa considerazione, abbiamo chiesto una mano a chi da tempo è impegnato in questa direzione e la risposta è stata immediata. Volevamo fare qualcosa di concreto".