
di Martino Agostoni
Un nuovo centro d’assistenza al servizio dell’area del Sud Europa, un investimento che ha richiesto 15mila ore di lavoro, oltre 100 persone coinvolte e l’intervento di 20 diverse aziende di cui 18 locali, chiamate sul territorio brianzolo. E, d’altra parte, è qui a Monza che Alfa Laval ha deciso di crescere, potenziando la sua attività in un territorio dove è già presente da oltre un secolo con l’avvio del suo nuovo Service Centre, il primo polo per il ricondizionamento di decanter e separatori per l’area sud del continente.
Alfa Laval, società svedese fornitrice globale di componenti per i processi industriali, è in Italia da 110 anni, da quando nel 1911 ha aperto la sua prima sede a Milano, ora ne conta 9 per un totale di circa 700 dipendenti, tra cui quella storica di Monza, attiva lungo via Lario sul confine con Muggiò. E ieri l’azienda svedese ha consolidato ulteriormente la sua presenza in Brianza inaugurando un centro di 1.300 metri quadrati e con 11 diverse stazioni di lavoro, che offrirà un servizi di manutenzione in grado di aumentare del 30% l’attività di ricondizionamento dei propri prodotti rispetto all’anno precedente, una crescita che si vuole far proseguire raddoppiandone la capacità in 5 anni. Oltre all’efficienza del nuovo stabilimento, in grado di ridurre del 20% i tempi di consegna, è stata curata la anche sostenibilità dei processi di lavorazione tanto che tutte le operazioni di riparazione vengono eseguite internamente, limitando così i trasporti, mentre gli imballaggi utilizzati sono biodegradabili. L’avvio del nuovo centro per il Sud Europa a Monza è stato un evento per l’azienda svedese e ieri, per il taglio del nastro, erano presenti Renata Vachova, direttrice di Alfa Laval Adriatic e presidentessa per l’area Sud Europa, Joakim Vilson, il vice presidente esecutivo del Gruppo, l’ambasciatore svedese in Italia, Jan Björklund, e le autorità locali.
"ll nuovo Service Centre rappresenta uno dei principali investimenti di Alfa Laval in Italia negli ultimi anni – ha spiegato Renata Vachova – Rafforziamo significativamente la nostra presenza in Italia e in Europa meridionale“, e la scelta di farlo a Monza non è stata casuale: "A livello locale abbiamo forti capacità e competenze nell’ambito della tecnologia di separazione. Questo, assieme alla posizione strategica, è stato un fattore chiave nella decisione di realizzarlo qui". Inoltre la prospettiva è di crescita: "L’idea è quella di raddoppiare la capacità del centro entro i prossimi 5 anni – ha aggiunto Renata Vachova – e l’aumento potrebbe portare all’apertura di nuove opportunità di lavoro a Monza".
"Il nuovo Service Center ci permette di continuare a sviluppare la nostra offerta prodotti – ha confermato Giovanni Rossi, service division manager Alfa Laval Adriatic – in una varietà di settori come, a esempio, per citarne alcuni, il farmaceutico, food & beverage, e trattamento delle acque reflue".
"Siamo molto orgogliosi di questo nuovo traguardo di Alfa Laval – ha commentato l’ambasciatore Björklund – Come Alfa Laval, la Svezia persegue l’obiettivo di favorire l’utilizzo di energia pulita, promuovendo lo sviluppo di prodotti e servizi a tutela dell’ambiente".