
Alla casa circondariale di via Sanquirico a Monza sono reclusi 730 denuti per soli 403 posti
Monza, 26 agosto 2025 – Un’altra aggressione alla casa circondariale di Monza, dove ieri un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito da un detenuto.
L'aggressore, un detenuto appena trasferito, ha sferrato un pugno a un agente per futili motivi e gli ha provocato una lesione per la quale è stata disposta una prognosi di due giorni. Solo pochi giorni prima , il 12 agosto, si era vissuta una giornata di fuoco, in cui si erano contate due aggressioni, un detenuto arrampicatosi sul tetto e nella notte qualcuno da fuori le mura aveva lanciato nel cortile un pallone da calcio sgonfio con all'interno un telefono cellulare.
A proposito dell'ultima aggressione, la UILPA Polizia Penitenziaria, che denuncia fermamente la violenza, da anni ribadisce la necessità di un'azione concreta per tutelare la sicurezza del personale e ripristinare l'autorità dello Stato all'interno delle carceri. "L'episodio evidenzia ancora una volta le condizioni di grave rischio in cui opera il personale - fa sapere Domenico Benemia, presidente regionale UILPA Polizia Penitenziaria - costantemente esposto a episodi di violenza e aggressione nell'adempimento del proprio dovere. In questo contesto, la UILPA Polizia Penitenziaria continua a lavorare per garantire un ambiente di lavoro equo e trasparente, promuovendo il dialogo e la collaborazione con le autorità competenti al fine di affrontare le sfide attuali e future".
La segreteria locale di Monza della UILPA Polizia Penitenziaria, nonché il presidente della UILPA Polizia Penitenziaria della Lombardia, "si rendono pienamente solidali con il collega, ponendo gli auguri di pronta guarigione edbesprimendo il loro incondizionato supporto".
Al carcere di via Sanquirico sono attualmente detenute circa 730 persone a fronte di 411 posti. L'ultima aggressione si inserisce, osserva il sindacato, in una drammatica sequenza di atti ostili e violenti che stanno compromettendo la sicurezza, la serenità e la dignità del personale di polizia penitenziaria. "La situazione è divenuta ormai insostenibile e richiede interventi urgenti e concreti da parte della Direzione, per non evocare un senso di impunità che potrebbe creare ulteriori disordini". È stata chiesto pertanto il trasferimento immediato dei detenuti responsabili di aggressioni nei confronti del personale. "Tale misura, oltre a rappresentare una risposta concreta agli episodi di violenza, è indispensabile per tutelare l’incolumità degli operatori e garantire un ambiente lavorativo più sicuro e rispettoso".