Era nato il 12 luglio di 96 anni fa. Una vita lunga e piena di soddisfazioni ma anche di battaglie, affrontate sempre con signorilità e l’understatement che gli derivavano anche dalla coscienza di appartenere a una delle famiglie della più antica borghesia brianzola.
È morto giovedì mattina l’ingegner Pierluigi Tagliabue, per una vita, con la sua Lombarda Petroli, la storica raffineria di petrolio di Villasanta, capace di riscaldare le case e dare energia a migliaia di Italiani e alle loro aziende.
La famiglia Tagliabue, che risaliva addirittura al Seicento, aveva trovato fortuna soprattutto nell’Ottocento, quando si era data al commercio di legna e carbone dopo che uno di loro - raccontava l’ingegnere - era rimasto ferito durante le Cinque Giornate di Milano e ci aveva rimesso una gamba. Diventati “sostrai“ – venditori di combustibile – negli anni in cui i Savoia ancora frequentavano la Villa Reale, erano proprio i Tagliabue a occuparsi del suo riscaldamento.
Poi la grande fortuna con gli accordi commerciali con i Francesi della Total e il soprannome di Onassis della Brianza, anche se i Tagliabue non avevano mai prodotto petrolio ma si erano limitati a raffinarlo e commercializzarlo. Intanto i Tagliabue, che avevano tenute di caccia e proprietà anche all’interno del Parco di Monza e che furono i fondatori di quello che oggi è noto come lo Sporting Club, nato come ricovero dei cavalli della Monza bene, si erano trasferiti in un’antica villa nobiliare acquistata a Sovico. La fine della Lombarda Petroli, che negli anni d’oro dava lavoro a 250 persone, si era consumata negli anni Ottanta-Novanta. Il mondo ormai stava cambiando. I guai giudiziari che negli ultimi anni hanno toccato la Lombardsa Petroli dopo lo sversamento di olii combustibili nel Lambro, non c’entravano ormai più nulla con Pierluigi Tagliabue, che si era dato alla passione per un nuovo business, quello del vino, con l’intuizione del Brunello di Montalcino, di cui produceva ogni anno centinaia di bottiglie. Uomo di profonda cultura, per anni presidente della Pro Monza, Tagliabue negli ultimi anni si era dato alle ricerche storiche, scrivendo anche diversi libri, l’ultimo dei quali sui giardini della Villa Reale e su Ercole Silva di Biandrate, l’artista-giardiniere che aveva importato in Italia il cosiddetto “giardino all’inglese“. Questa mattina alle 10.15 i funerali di Pierluigi Tagliabue saranno celebrati nella chiesa parrocchiale Cristo Re a Sovico.
Le sue spoglie verranno poi trasferite nel cimitero Urbano di Monza.
A dargli l’estremo saluto, ci saranno l’amata moglie Marisa, con la quale era sposato da 68 anni, i figli Alessandra, Francesca, Rinaldo e Benedetta, e decine di nipoti e pronipoti.
Dario Crippa