
Una pinacoteca destinata a contenere la collezione di dipinti, alcuni autentici capolavori, posseduti da Silvio Berlusconi. Il Cavaliere vuole costruirla nel parco della villa San Martino, l’ex Villa Casati Stampa, dove si è trasferito negli anni Settanta trasformandola nel centro della sua attività politica ed imprenditoriale.
L’ex Presidente del consiglio, tramite la società Idra, che si occupa della gestione delle sue residenze private, ha già presentato il progetto della sua galleria d’arte. "Che però sarà aperta al pubblico almeno 3 o 4 giorni la settimana, alle visite delle scolaresche avrà una serie di facilitazioni per gli arcoresi – dice la sindaca Rosalba Colombo –. Pensiamo anche a possibili collaborazioni tra il museo Berlusconi e la Villa Borromeo d’Adda, patrimonio del Comune, che potrebbe esporre, a rotazione, durante l’anno alcuni dei capolavori conservati nella futura quadreria".
Tra la giunta di Centrosinistra che da nove anni governa Arcore e il Presidente di Forza Italia l’accordo è totale. "Non abbiamo nulla in contrario ad avere ad Arcore una presenza così prestigiosa - racconta la sindaca -. Pensiamo possa nascere un polo artistico e culturale di risonanza internazionale che può dare grande lustro alla nostra città". Da sempre conosciuta per la moto Gilera e le acciaierie Falck, da un quarto di secolo Arcore ha legato la sua immagine alla figura del Cavaliere.
Che ora vuole lasciare un tocco d’artista della sua presenza. Per la sindaca è l’occasione di chiudere il secondo mandato, che scade la primavera prossima, con la classica ciliegina sulla torta, dopo la ristrutturazione della stazione ferroviaria dove scendeva Benedetto Croce, proprio in visita ai conti Casati Stampa, e il restauro due anni fa della meravigliosa Villa Borromeo.
La pinacoteca forse potrebbe seguire le orme della fondazione Maeght, sede espositiva di arte moderna e contemporanea a Saint Paul de Vence, nel sud della Francia, che Berlusconi conosce perché da quelle parti ha preso casa la figlia Marina.
La quadreria dovrebbe nascere nella parte del parco di villa San Martino più vicina al centro storico di Arcore, al Comune e alla già citata Villa Borromeo.
"Un terreno che 12 anni fa era stato inserito nel Pgt di Arcore come zona di ampliamento residenziale della villa nobiliare – spiega la sindaca–. Ora sarebbe costruito invece solo un museo di 3.200 metri quadri su un’area di 30mila. Un bellissimo progetto, green e a impatto ecologico zero. Con ricadute importanti in termini di valorizzazione turistica e culturale". Previsto nel piano edilizio anche un grande parcheggio da realizzare su un terreno comunale vicino al cinema Apollo, al servizio dei visitatori del museo, ma anche dei dipendenti del Comune. La trattativa è stata portata avanti dalla sindaca e da Francesco Magnano, il geometra di fiducia di Berlusconi. Il progetto è stato depositato all’ufficio protocollo del Comune poche settimane fa. La prima cittadina ha incaricato gli avvocati Fabio Pellicani e Alessandra Ferrari da Grado di studiare la fattibilità dell’operazione.
Ma pare proprio non ci siano prescrizioni legali contrarie. Anche perché nel 2008, come ha ricordato la sindaca, il Consiglio comunale di Arcore, allora controllato dal Pdl, approvò un progetto, sempre presentato da Idra, che prevedeva il raddoppio della Villa San Martino. Il piano edilizio non fu mai realizzato da Berlusconi.
L’idea era di riunire la famiglia sotto lo stesso tetto. Nel grande parco era stato autorizzata l’edificazione di quasi 4.500 metri quadri, 1.500 dei quali destinati ad accogliere una pinacoteca, un museo della casa editrice Mondadori, la sede di una fondazione intitolata a Luigi Berlusconi, il padre del Cavaliere. Negli altri 3.000 metri quadrati avrebbe trovato posto una nuova villa a forma quadrata con una grande corte interna, ad uso dei figli. Ma l’operazione non è mai partita. Ora l’intenzione è di valorizzare la parte artistica di quel progetto, abbandonando quella residenziale. D’altra parte il suo patrimonio immobiliare in Brianza vanta gioielli come villa Gernetto di Gerno di Lesmo, presa nel 2006 e candidata per molti anni a diventare l’università del Pensiero Liberale. A pochi chilometri di distanza, a Macherio, si trova la settecentesca villa Belvedere Visconti comprata nel 1989 inclusi i 120mila metri quadri di parco. Qui Veronica Lario, l’ex moglie del Cavaliere, ha cresciuto in un ambiente agreste i figli Barbara, Eleonora e Luigi. Qualche anno fa è entrato nel patrimonio di famiglia anche la villa Giambelli, nella frazione Rogoredo di Casatenovo, a 8 chilometri da Arcore.