FABIO LUONGO
Cronaca

A tu per tu coi giganti del jazz. La tromba visionaria di Enrico Rava

Domani al Manzoni di Monza uno dei più grandi musicisti al mondo duetta col talento di Giovanni Falzone. Mentre venerdì in Villa Reale scambio di architetture sonore sarde e svedesi, nel weekend i Notturni al Roseto.

A tu per tu coi giganti del jazz. La tromba visionaria di Enrico Rava

A tu per tu coi giganti del jazz. La tromba visionaria di Enrico Rava

La tromba incantata di uno dei più grandi jazzisti al mondo, che si incrocerà con quella di uno dei musicisti italiani più noti nel panorama jazz europeo e con un giovane talento dello strumento, in un dialogo sonoro fra tre generazioni di artisti. E poi l’incontro fra una giovane musicista sarda, legata alle tradizioni della sua terra, e uno svedese che è uno dei principali esponenti della scena contemporanea, in bilico tra elettronica e improvvisazione. E ancora, serenate da camera, esibizioni pianistiche, performance originali, il chitarrismo jazz, le sonate di Bach rilette al vibrafono, lo swing e l’energia di una brass band. Il festival Monza Visionaria entra nel vivo con i concerti di punta e gli eventi più attesi, per un lungo fine settimana all’insegna della musica. L’appuntamento di spicco sarà domani alle 21 al Teatro Manzoni, il cui palco ospiterà lo spettacolo “Giovanni Falzone Three Generations feat. Enrico Rava“: a suonare assieme saranno tre grandi talenti, tre generazioni di trombettisti rappresentate da Enrico Rava (nella foto), il jazzista italiano più celebre al mondo, Giovanni Falzone, onnivoro esploratore di suoni, e il giovane Paolo Petrecca, affiancati per l’occasione da una sezione ritmica formata da Diego Albini al pianoforte, Enrico Palmieri al contrabbasso e Antonio Marmora alla batteria. Proporranno brani originali di Rava e Falzone, oltre a una manciata di standard e classici del jazz. Venerdì, sempre alle 21, la Villa Reale farà da scenario per “Rite“, un incontro-scontro tra architetture sonore differenti elaborate dalla musicista Zoe Pia a clarinetto, launeddas e percussioni sarde e dallo svedese Mats Gustafsson a flauti e sax baritono: il concerto si terrà negli ambienti della Reggia che ospitano importanti opere di design e arte contemporanea, accanto ad arredi e dipinti di epoca sabauda e asburgica.

Nello spettacolo si intrecceranno strumenti tradizionali sardi e i mille sentieri battuti da Gustafsson, che negli anni si è mosso tra free jazz e avant-rock. Sempre in Villa Reale, nella Sala degli Specchi, sabato si darà spazio alla musica classica con le “Piccole serenate notturne“ dell’Orchestra da camera Canova diretta da Enrico Saverio Pagano, a cui si unirà il tenore Thomas Hobbs: alle 18.30 prova aperta e alle 21 il concerto in cui saranno eseguite la “Serenata per tenore, corno e archi“ di Benjamin Britten e la “Fantasia su tema di Thomas Tallis“ di Vaughan Williams. Il culmine del festival arriverà tra sabato e domenica con i Notturni al Roseto e i Notturni in Reggia, con esibizioni e performance dalle 18.30 a mezzanotte in Villa nel roseto Niso Fumagalli.