DARIO
Cronaca

A chi intitolare lo stadio?. Il caso Berlusconi

Il dibattito sull'intitolazione dello stadio Brianteo a Silvio Berlusconi diventa politico e viene rinviato. La questione riguarda il merito del contributo del ex premier al Monza in Serie A. Si propone di considerare altre figure del passato per l'intitolazione.

Crippa

Alla fine, com’era quasi scontato che fosse, la questione è diventata meramente politica ed è stata rinviata. Intitolare il vecchio stadio Brianteo, ormai da qualche tempo U-Power Stadium per questioni di sponsor, a Silvio Berlusconi. Il dibattito è aperto. Da un lato, lo ha caldeggiato una consigliera comunale, berlusconiana di ferro ed ex di Forza Italia, anche se ora ha cambiato partito (è anche in Regione con Letizia Moratti); dall’altra un centrosinistra storicamente ostile per ataviche ragioni all’ex premier. Per il momento un accordo, l’altra sera in consiglio comunale, è stato quello di congelare tutto. In vista della campagna elettorale è parso più opportuno a quasi tutti rimandare i mal di pancia a giugno. La questione però tornerà. È giusta questa intitolazione? Senza Berlusconi il Monza in Serie A non ci sarebbe probabilmente mai andato. Il club era già fallito due volte ed era retrocesso fino al dilettantismo nell’indifferenza quasi generale, compresa quella di molti che oggi frequentano le sue tribune. È anche vero però che Berlusconi fino ad epoca abbastanza recente era interessato (legittimamente) più che altro a Milano, la sua città, e al Milan, di cui ha scritto la storia. Poi Adriano Galliani, lui sì monzese doc e meritevole di intitolazioni, lo ha convinto a comprarsi i biancorossi e a portarli là dove non erano mai stati prima. E allora? Considerato che al momento non si sa neppure cosa intenda fare la famiglia Berlusconi di una squadra che ai figli poco interessa, forse per non rischiare sarebbe più pratico, se proprio si sente necessità di intitolare uno stadio che è lì da più di trent’anni, pensare a un personaggio del passato. Come Valentino Giambelli, che quello stadio in fondo lo costruì e pure il centro sportivo, intitolato ora al papà di Berlusconi. Oppure il pres Giovanni Cappelletti, che negli anni Settanta portò il Monza a sfiorare per quattro anni di fila la Serie A ma per malasorte non ci riuscì. Questo sì che sarebbe romantico.