
Policlinico di Milano
Milano, 1 marzo 2016 - Storia a lieto fine alla Fondazione Ca' Granda Policlinico di Milano: i medici hanno eseguito con successo un intervento complesso: un trapianto di rene donato dalla madre al proprio bambino di tre anni per curargli una grave malattia. Un'operazione che si può definire rarissima: in Italia, negli ultimi 15 anni, sono state eseguite solo 5 operazioni di questo tipo su bambini così piccoli.
Simone, nome di fantasia, vive con i genitori in una città dell'Emilia Romagna ed è nato nel 2012, prematuro. Soffre di displasia renale bilaterale, una malattia cronica dei reni che già dal 2013, a un solo anno di vita, lo ha costretto alla dialisi. A seguire il suo caso è Giovanni Montini, direttore della Nefrologia Pediatrica del Policlinico: secondo l'esperto c'è bisogno di un rene nuovo. Tra i vari criteri per assegnare un organo c'è anche quello dell'età, in modo che l'organo del donatore sia compatibile con le dimensioni del paziente che dovrà riceverlo. Un donatore vivente e compatibile esiste, ed è la madre: ma il suo rene è grosso per l'addome di un bimbo così piccolo. E' a questo punto che gli esperti del Policlinico decidono di tentare una nuova via: modificare la tecnica di intervento che si usa normalmente per gli adulti per adattare il rene della madre a Simone, con la consapevolezza che un'operazione ben riuscita poteva permettere anche di superare i maggiori rischi.
L'intervento è durato 3 ore, ed è avvenuto il 13 gennaio scorso; insieme al dottor Claudio Beretta, che guida l'Unità operativa di Trapianto di rene Beretta e al professor Montini, hanno lavorato gli esperti del Nord Italia Transplant, i nefrologi della Pediatria, gli anestesisti, gli infermieri e una psicologa che ha affiancato i genitori per tutto il tempo. "Nel nostro ospedale - ha ricordato Beretta - abbiamo iniziato con i trapianti di rene nel maggio del 1969, e ad oggi questo è il primo caso del genere". In questi 47 anni al Policlinico sono stati effettuati 379 trapianti di rene in bambini, di cui 339 da cadavere e 42 da vivente; 34 sono stati compiuti su bimbi con meno di 4 anni: il caso di Simone, però, è ad oggi l'unico da donatore vivente. Il trapianto su Simone, in pratica, ha aperto la strada ad un nuovo modo di procedere, e questo potrebbe anche accorciare l'attesa di tutti quei bimbi in dialisi che aspettano di ricevere un rene nuovo. Ora Simone sta bene, ed è già tornato a casa con i suoi genitori.