
Gabriele El Hilali, sua una delle migliori occasioni rossonere
Presentando la semifinale di Youth League (la Champions giovanile) contro l’Hajduk Spalato, Ignazio Abate, tecnico della Primavera del Milan ed ex esterno difensivo rossonero, aveva parlato di avversario difficile anche perché “molto fisico”. E sappiamo quanto la prestanza possa contare nelle categorie giovanili. Il grande amico di Zlatan Ibrahimovic aveva ragione: i suoi ragazzi si sono arresi ai pari età croati, accantonando il sogno di giocarsi la finale della massima competizione internazionale riservata alle squadre Primavera.
La partita
I rossoneri partono con il giusto piglio e comandano le operazioni per tutto il primo tempo. Al 30’ arriva l’occasione migliore per passare in vantaggio: su corner si accende una mischia in area di rigore, Cuenca trova la deviazione giusta ma ci si mette in mezzo la traversa.
La ripresa si apre con una doccia gelata per i rossoneri. Nsiala si distrae e viene superato da Brajkovic che riesce a mettere in mezzo, sul secondo palo Vrcic ha vita facile a infilare Nava. Il Milan non si arrende e riprende a premere. C’è spazio per un’altra buona occasione a firma El Hilali (un tiro “sporco” che viene deviato in corner) e un paio di fiammate di Cuenca.
Al 69’ il raddoppio dei croati con Pukstas di testa. È la mazzata decisiva per il baby Diavolo: c’è tempo per il tris di Hrgovic, su un’altra leggerezza difensiva, e per il gol della bandiera di Zeroli con un tiro dal limite mal controllato dall’estremo avversario Buljan
La finale
L'Hajduk affronterà nella finale di lunedì l'Az Alkmaar, che nell'altra semifinale ha avuto la meglio ai rigori sui portoghesi dello Sporting dopo il 2-2 dei tempi regolamentari.