
Zlatan Ibrahimovic presenta Santiago Gimenez
Milano, 4 febbraio 2025 - “Gimenez l'abbiamo seguito tanto, anche quest'estate, ma non c'era la possibilità e siamo andati in altre direzioni. Ma oggi è qui, si presenta da solo, non dico nulla perché se no dicono che metto troppa pressione”.
Sono le prime parole di Zlatan Ibrahimovic in conferenza stampa, in coda a un mercato che ha fatto rima con rivoluzione. Dentro Walker, Gimenez, Joao Felix, Sottil e Bondo. Fuori Calabria, Morata, Okafor, Bennacer e Zeroli. E domani in campo in Coppa Italia, a San Siro alle 21, contro la Roma.
“Ieri è stata una giornata intensa, ma sempre sotto controllo. C'è stato un grande lavoro e abbiamo fatto più o meno tutto quello che volevamo. Alla fine parleranno i risultati. Semplice: non siamo contenti della classifica in campionato e abbiamo rinforzato la squadra. Cinque fuori e cinque dentro, in ogni ruolo: ci siamo rinforzati, secondo me tanto”, le parole di Ibra.
Sul momento rossonero: “Ci manca continuità, il ritmo delle vittorie. Quando vinci arriva la fiducia, ma c'era un blocco e bisognava ripartire. Fino ad ora però solo noi abbiamo un trofeo, pensate se fosse andata meglio... Ma è così: il Milan gioca per vincere trofei. E se non porti risultati, devi fare in modo di portarne. Non ci basta un titolo, abbiamo fame”.
Sugli altri movimenti: “Sottil è arrivato un minuto e mezzo prima della fine del mercato, che stress... Bennacer è stato molto importante, ma ha chiesto la cessione: se uno ha in mente qualcosa di diverso dal Milan, è già fuori”. Sulla contestazione dei tifosi: “L'ultimo scudetto qui l'ho vinto grazie loro, i pronostici non ci davano nemmeno nelle migliori quattro, ma loro ci hanno dato una forza doppia. C'è grande differenza quando c'è silenzio e quando ci sono loro. Poi ci sono cose che non posso controllare. Ma stiamo lavorando per portare risultati. Da calciatore amavo essere odiato dagli altri. Ora è diverso”.
Ancora su Gimenez: “Ha fame e qualità, mi ricorda Camarda: queste cose le hai o non le hai. Ha qualità soprattutto in area, ma può fare tanto anche fuori. Troverà un Milan molto, molto forte: Leao, Pulisic, Reijnders, Fofana, Walker... tanti giocatori che possono fargli assist, anche Maignan: non si deve preoccupare. Troverà il Feyenoord da avversario in Champions: segnerà”
Così, invece, Santiago Gimenez, 23 anni, messicano, 16 gol stagionali, contratto fino al 2029: “Quando ero bambino uno dei miei sogni era giocare in Europa, in uno dei migliori club: si è avverato. Ieri mi sono allenato a parte dopo un piccolo infortunio, ma ora sono prontissimo”. Non promette gol e si ispira a “Zlatan, molto e non solo perché è qui, ma per la sua storia. Quello che dice lo ha fatto. Le mie caratteristiche sono passione e potenza. Devo lavorare sui dettagli. La trattativa l'ha fatta chi di dovere: io ringrazio la mia famiglia, gioco e metto tutto nelle mani di Dio che così ha voluto”.
Sulla maglia numero 7: “ Era disponibile, è stata di Shevchenko e nella bibbia è il numero perfetto. Per me il Milan è un vestito fatto su misura: passione, forza, potenza, fame di vittoria. C'è uno spirito importante e mi identifico. Farò di tutto per lasciare il segno”. Nella storia calcistica messicana, Hugo Sanchez ha scritto pagine importanti: “Non sono qui per confrontarmi con altri, sono qui per fare la mia strada, con umiltà e fede, saranno le persone a giudicarmi. Io non sono Hugo Sanchez o altri: sono Santiago Gimenez”.
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