LUCA MIGNANI
Milan

Milan, Allegri: "Mercato? La società sa". Anche Jashari out a Lecce

Rossoneri in campo domani alle 20.45 senza Leao e il centrocampista svizzero. Fatta per Nkunku, in difesa obiettivo Akanji. Il tecnico: “Vlahovic e Rabiot? Sono giocatori di altre squadre. Io lavoro per il meglio con chi ho a disposizione”

Massimiliano Allegri, tecnico del Milan

Massimiliano Allegri, tecnico del Milan

Milano, 28 agosto 2025 - “C'è voglia di riscatto dopo la sconfitta inaspettata con la Cremonese, senza disattenzioni avremmo potuto portarla a casa. Ora abbiamo la possibilità di rifarci, contro un Lecce veloce e organizzato. Mercato? Gli ultimi giorni sono sempre pieni di vicissitudini, non mi preoccupano. La società è al lavoro per portare giocatori che facciano crescere la squadra. Sono contento di chi ho a disposizione e siamo tutti arrabbiati per la sconfitta di sabato scorso”. Sono le prime parole di Massimiliano Allegri alla vigilia di Milan-Lecce, in programma domani alle 20.45 al Via del Mare.

Leao infortunato, scelte risicate in avanti: “Gimenez è l'unica punta che abbiamo per ora, è un ottimo giocatore, ha segnato tanto al Feyenoord, ci aspettiamo molto da lui. Siamo un cantiere aperto? Inutile raccontare certe cose, bisogna lavorare giorno dopo giorno e far crescere la squadra. Bisogna migliorare la posizione dell'anno scorso, dobbiamo arrivare a marzo nelle prime posizioni e poi si vedrà”. In avanti conto alla rovescia per Christopher Nkunku dal Chelsea: dopo i casi Boniface e Harder, i rossoneri hanno accelerato per il 27enne del Chelsea con un'operazione da 42 milioni. Vlahovic sempre sullo sfondo, così come l'ipotesi del prestito di Dovbyk della Roma. In uscita, Chukwueze-Fulham e Musah-Atalanta, oltre a Jimenez (Como, Roma). “Gli ultimi giorni di mercato? Con la società parliamo – ha detto Allegri - ed è la società che fa il mercato. L'input è coniugare la parte economica a quella del campo. Le occasioni le conosce il club, io sono qui per lavorare e allenare i giocatori che ho. Ripeto, sono molto contento di chi ho a disposizione: bisogna continuare a lavorare”. A Lecce mancherà Jashari: “Giocatore forte, di grande prospettiva. Si è fatto male durante la partitella, uno scontro con Gimenez. Può giocare davanti alla difesa o a due a centrocampo”. In difesa, invece, contatti per Manuel Akanji, in uscita dal Manchester City, col Galatasaray come principale rivale. In lista anche la complicata pista Kim (Bayern Monaco) e Demiral (Al-Ahli, ex Atalanta e Juventus), più esperti di Comuzzo e Okoli. “Domani non so chi farò giocare in difesa. Abbiamo visto i gol che abbiamo preso, eravamo tutti schierati e potevamo fare meglio, ma può capitare. Abbiamo fatto due errori e abbiamo preso gol. Bisogna abbassare gli errori”, il commento del tecnico rossonero. A centrocampo, invece, sempre ai margini del progetto Bennacer e Adli. Ma è la questione centravanti quella più pressante: “Bisogna avere pazienza. È interesse anche della società prenderlo. È interesse di tutti, io chiedo alcune caratteristiche. La prima cosa è fare, lavorare. Chiacchierare serve a poco, soprattutto in merito alla fase difensiva. Lavorando si crea più attenzione: lo stiamo facendo, elimineremo questo problema”. Sui suoi “pupilli”, Rabiot e Vlahovic: “Con Rabiot durante le vacanze non ci siamo più sentiti, sono legato a lui affettivamente ma è un giocatore del Marsiglia. Vlahovic non l'ho mai chiesto, è un calciatore della Juventus. Con la società abbiamo parlato di caratteristiche. Se arriveranno giocatori con caratteristiche diverse, in qualche modo faremo”. Capitolo Jimenez, mandato ad allenarsi con Milan Futuro dopo qualche ritardo di troppo agli allenamenti: “I ritardi li fanno tutti, c'è chi ha la sfortuna di farli all'inizio. Nulla contro di lui, buon giocatore, non è successo assolutamente niente”. E nulla contro il club, in questi ultimi, frenetici, giorni di mercato fatti di tante svolte: “Sono abituato a stare con la società e allenare i giocatori che ho. Per me sono sempre i migliori e con loro bisogna arrivare ai risultati, con le buone o le cattive”.

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