
Fikayo Tomori
Milano, 10 marzo 2021 - Il Diavolo è pronto: domani (ore 19) è il grande giorno della partita di andata degli ottavi di finale di Europa League contro il Manchester United, una delle favorite alla vittoria finale. Anche contro gli inglesi il tecnico Stefano Pioli dovrà giocoforza inventarsi un undici titolare inedito.
Undici tipo
Sono ancora tante le assenze a cui far fronte in un match chiave della stagione: aggiudicarsi la sfida di andata permetterebbe ai rossoneri di vivere con un approccio migliore il ritorno a San Siro: con Zlatatn Ibrahimovic, Ante Rebic, Mario Mandzukic, Hakan Calhanoglu, Ismael Bennacer e Theo Hernandez fuori dai giochi, e le scelte di conseguenza diventano obbligate. Il 4-2-3-1 schierato domani vedrà quindi Donnarumma tra i pali, in difesa Calabria, Kjaer, Tomori e Dalot (capitan Romagnoli è acciaccato ma è stato comunque convocato), mentre a centrocampo spazio a Meitè, Kessié, Saelemaekers, Diaz e Krunic, con Leao unica punta a cercare di scardinare la difesa inglese. I convocati di Pioli sono: A. Donnarumma, G. Donnarumma, Tatarusanu, Calabria, Dalot, Gabbia, Kalulu, Kjær, Romagnoli, Tomori, Castillejo, Díaz, Kessie, Krunic, Meitè, Saelemaekers, Tonali, Leao e il giovane attaccante della Primavare Riccardo Tonin, classe 2001.
Carica ed entusiasmo
Il Milan sta reagendo alle difficoltà, una qualità da usare anche in Europa, come conferma il tecnico emiliano: «Possiamo avere due strade: o ci facciamo travolgere dagli eventi o cavalchiamo l'entusiasmo delle nostre convinzioni. Stiamo dimostrando di aver scelto la seconda. Quando giochiamo con ordine e intensità facciamo bene, e ci siamo preparati per farlo anche contro lo United. Si parte sempre dall'essere squadra in entrambe le fasi di gioco, più la squadra è corta, più siamo avvantaggiati. Difendiamo bene quando siamo tutti propositivi e attivi, così come attacchiamo bene. Queste partite vanno giocate al massimo e con grande convinzione. Avremo rispetto di una squadra molto forte che è scesa da un girone difficile in Champions League con Psg e Lipsia, pur con la migliore difesa e il migliore attacco. Vogliamo fare una buona prova all'andata così da avere qualche certezza in più anche per il ritorno». spiega Pioli che poi si sofferma sugli avversari: «Mi hanno molto impressionato nel derby vinto contro il City, hanno vinto contro una squadra fantastica e con merito con un'ottima prestazione di intensità e qualità. Abbiamo studiato bene anche quella sfida». Manchester-Milan è una sfida da sempre affascinante che potrebbe anche essere una finale anticipata ma Pioli frena: «Non credo, tantissime squadre ancora in corsa possono puntare a vincere la coppa. Chiaramente è uno scontro prestigioso tra due club con tanta storia e passato». Soffermandosi sui singoli il mister chiude il discorso sul riscatto di Dalot e parla di Donnarumma: «Sono molto contento delle prestazioni e della crescita di Dalot ma sul futuro non mi sbilancio, siamo concentrati sul campo. Non deciderò io sul riscatto. Donnarumma sarà determinante in tutte le situazioni, sia in fase difensiva che in costruzione. Sappiamo come sa stare dentro la partita e la sua prestazione sarà importante». Milan e Manchester, si torna subito al 2007: «Noi stiamo lavorando per tornare a vincere. Maldini poco tempo fa ha detto che ci vogliono almeno un paio di anni di presenza continua in Champions per pensare di crescere di livello e poi alzare l'asticella. Il nostro è un percorso positivo, ma la strada da fare, con entusiamo, è ancora lunga».
Tomori
Anche il difensore ex Chelsea ha parlato della sfida di domani: «Tutti sanno che hanno grandi giocatori, qualcuno mi ha chiesto ma tutti sanno già qualcosa sul Manchester United. E' una grande squadra, l'abbiamo studiata bene e avevo poco da aggiungere. Ha un attacco veloce, sappiamo che sarà difficile e siamo pronti a lottare. Speriamo che la mia esperienza in Inghilterra possa dare una mano». Tomori parla della sua nuova avventura italiana: «E' una sfida diversa quella che ho accettato venendo in Italia. Ci sono cose a cui dovevo abituarmi, ma in tanti mi hanno aiutato, soprattutto con la lingua. Mi trovo molto bene: non sono concentrato su quello che accadrà in futuro, ma nell'aiutare la squadra il più possibile in questo momento. Continuerò a fare quello che ho fatto per arrivare fino a qui, certamente le parole di uno dei migliori difensori di sempre come quelle che Paolo Maldini ha speso per me fanno solo piacere».