Milano, 9 novembre 2024 - Il successo al Bernabeu aveva tutta l'aria di un ritorno al futuro. Invece a Cagliari, il Milan ritorna al passato: giocate, un Leao tornato meravigliao (doppietta), ma tanti, troppi errori in fase difensiva. Tre gol incassati, due annullati per fuorigioco, un punticino. Che rimanda, ancora, la scalata in campionato.
Fonseca stupisce ancora e, come annunciato, lancia dal primo minuto il 16enne Camarda, vista l'indisponibilità di Morata e un Abraham non ancora al top. Ad affiancarlo, in pratica, Leao: senza palla è un 4-4-2 col portoghese ad accentrarsi e Reijnders ad allargarsi. L'effetto Real però vacilla immediatamente. Basta un angolo di Viola sporcato in mischia per pescare, solo soletto, Zortea.
Svantaggio, ma il Milan è ben altro. Così, quando Reijnders si accende tra tre avversari e sfodera una magia per Leao, il pari è cosa fatta. Prima fiammata del numero dieci che non segnava da fine agosto. E segna ancora. La perla questa volta è di Fofana: verticalizzazione strappa-applausi, al resto pensa lo strappo di Rafa che quasi irride chiunque gli capiti a tiro.
Fonseca vorrebbe entrare in "fase dominio" a questo punto. Ma il Cagliari non è mai realmente domo e i suoi soffrono dannatamente sui cambi di fronte. La difesa alta funziona per centimetri (due reti annullate per fuorigioco a Piccoli e Viola). L'abbrivio del vantaggio pian piano sfuma fino al 2-2: incomprensione tra Fofana e Pavlovic, Zappa ringrazia.
Si cambia, allora: dentro chili e centimetri con Loftus-Cheek e Abraham, mentre Pulisic torna largo. Effetto immediato: il centrocampista apre, lo statunitense sgasa a calcia, il centravanti è puntuale sulla respinta di Sherri. Le sbandate difensive, però, non danno tregua. Quello di Zappa, a un minuto dal novantesimo, è un eurogol. Ma nasce dal solito cross sul secondo palo, su un uomo non marcato.
Inghippi pagati a caro prezzo. La partita col Bologna da recuperare, ma la zona Champions dista quattro punti. E la vetta, ad oggi, ben sette. I conti, di nuovo, non tornano. Nonostante un Leao tornato incisivo. Ora la sosta per le nazionali. Con un'aria tornata interrogativa, dopo il ruggito di Madrid.
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