Milan, la settimana delle scelte: in agenda c’è il futuro di Piatek

Il club ha rifiutato offerte di prestito, come quella del Tottenham: verrà ceduto solo a condizioni vantaggiose

Krzysztof Piatek, con l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic si sono spenti i riflettori su di lui

Krzysztof Piatek, con l’arrivo di Zlatan Ibrahimovic si sono spenti i riflettori su di lui

Milano, 13 gennaio 2020 - La settimana di Piatek. Dentro o fuori, per il polacco l’avventura con la maglia del Milan è ormai gli sgoccioli. Perché il club ha le idee chiare sulle prossime mosse da fare in chiave mercato. Preso Begovic al posto di Reina e Kjaer per la difesa, adesso bisogna definire la situazione proprio di lui, Krzysztof Piatek. Sul quale è piombata prima la maledizione della maglia numero 9 e poi Zlatan Ibrahimovic, che in una partita e mezza si è impossessato della scena, ha raggiunto proprio il polacco per gol segnati su azione (uno a testa) e si è preso la maglia da titolare. Al suo fianco Leao, con l’ex Genoa ormai seconda scelta. Quella che comincia, però, dovrà per forza di cose essere la settimana delle scelte: perché in caso di addio di Piatek, il Milan dovrà anche trovare un sostituto al suo posto (Petagna prima scelta, Giroud idea che non convince al momento). Il tempo, dunque, stringe. Finora Boban e Maldini hanno rifiutato ogni offerta di prestito arrivata, come quella del Tottenham di Mourinho che vuole Piatek per sostituire Harry Kane, ko fino a Primavera inoltrata. Ma il club è andato oltre, spiegando all’entourage del polacco che Piatek verrà venduto soltanto a condizioni economiche vantaggiose, ovvero quei 28/30 milioni di euro messi sul piatto dall’Aston Villa ma cui Piatek fin qui non ha dato il via libera.

Ad oggi, non c’è intenzione di far sconti o modificare la formula, con il diretto interessato che si sta convincendo sempre più che forse è meglio cambiare aria per provare a risollevarsi. Per quanto riguarda la difesa, invece, pare definitivamente tramontata l’opzione Todibo. La titubanza del centrale del Barcellona, che preferiva mantenersi una clausola di riacquisto per poter tornare in blaugrana in futuro, ha portato la dirigenza rossonera ad irrigidirsi e a chiudere l’operazione Kjaer. Ad oggi, ci sono altri difensori in lista, ma dopo l’approdo di Kjaer non si esclude di poter rimanere anche così. Intanto è ufficiale il ritorno di Caldara all’Atalanta (prestito di 18 mesi con diritto di opzione a 15 milioni di euro) così come l’approdo di Begovic, portiere classe 1987 del Bornemouth che arriva in prestito secco fino al termine della stagione (stipendio da 500mila euro fino al 30 giugno) al posto di Pepe Reina, ceduto agli inglesi dell’Aston Villa.  Il Milan insiste per Politano ma intanto l’Inter rifiuta la prima proposta dei rossoneri, una richiesta di prestito che in viale della Liberazione non vogliono proprio prendere in considerazione. Servono cash, i nerazzurri vogliono monetizzare dalla cessione per potere poi investire. Lo scambio con Kessié è un’idea lanciata portata avanti dagli agenti (ma non avallata dal Milan), Marotta invece continua a preferire il contante.   

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