
Christian Eriksen con la maglia dell'Inter
Milano, 15 febbraio 2021 - I riflettori sono tutti per Romelu Lukaku, ma i protagonisti in positivo della giornata che ha consegnato all'Inter la vetta del campionato sono parecchi. Uno su tutti era difficile da immaginare fino a qualche settimana fa: Christian Eriksen. A fine dicembre è stato messo ufficialmente sul mercato dall'amministratore delegato Beppe Marotta, che ha parlato di necessità di avere giocatori più funzionali al progetto di Conte. Nessuno si è fatto avanti, complice un ingaggio da top player non accompagnato da prestazioni da leader (se non con la nazionale danese).
Una mazzata in più per il morale di una stella internazionale che in nerazzurro non è mai riuscita a incidere, almeno finché l'allenatore interista non ha deciso di tentare un'ultima carta. Vice-Brozovic, in posizione di playmaker. Un ruolo nuovo nel quale il centrocampista ha regalato un paio di buone uscite e un gol decisivo su punizione nel derby di Coppa Italia. A quel punto, anche spostato di qualche metro da interno di centrocampo, il danese ha sentito di godere di una fiducia nuova e si è calato nella parte con altro spirito. Bene con la Juve, pur fallendo un paio di buone opportunità, ancor più con la Lazio domenica scorsa. Un feeling crescente con Brozovic, il compagno di squadra a lui più vicino, come con gli altri.
Con Vidal acciaccato e per questo tenuto fuori dai convocati per l'ultima partita, Eriksen potrebbe conservare la maglia da titolare, anche nel caso di un ritorno del cileno. Ieri l'ex blaugrana ha lavorato a parte, se anche dovesse riuscire a mettersi a disposizione non potrebbe garantire una condizione al top. La conseguenza è che l'ex Tottenham è l'opzione migliore, sulla carta, da giocare nella formazione per il derby di domenica prossima. Se si confermerà a certi livelli, diventerà complicato toglierlo dal campo anche con tutti gli effettivi a disposizione.