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Basket Serie A, l'Armani Milano vive un incubo, vince Avellino 73-69

L'Olimpia gioca solo l'ultimo quarto e lascia Sassari alla guida del campionato di Gabriele Gabbini

Joe Ragland in penetrazione

Milano, 3 novembre 2014 – Una partita semplicemente raccapricciante, oltre che avvilente, per una squadra che vanta il titolo di campione d'Italia. E' questo il ritratto di Scandone Avellino-EA7 Olimpia Milano, match che segna dunque un gigantesco passo indietro per i biancorossi dopo le fatiche di Eurolega contro il Bayern Monaco

Avellino parte fortissimo sfruttando una paio di palle perse di Samuels e Ragland e nei  primi 5' scappa via con un disarmante 15-0. L'Olimpia si innervosisce, anche per alcune scelte arbitrali dubbie, e le percentuali al tiro ne risentono enormemente, tanto che per il primo canestro dal campo bisogna aspettare il minuto 7, con una penetrazione di Ragland che vale il 18-3. Gli ingressi di Meacham e James regalano ai biancorossi un po' di ordine in regia e di intensità sotto il tabellone e l'Olimpia riesce così a chiudere il primo periodo sotto “soltanto” di 12 punti, sul 24-12. La Scandone però non smette mai di giocare e riesce subito a tornare sopra di 15: l'EA7 cerca di reagire con Gentile e Kleiza ma Avellino con Harper e Hanga sembra vedere vedere un'intera piscina al posto del canestro e a 2' dall'intervallo trova addirittura il più 21 (45-24). L'Armani, banalmente, sembra non capirci più nulla e con soli 26 punti segnati in due quarti contro i 46 di casa si rifugia in spogliatoio per valutare il da farsi, con la consapevolezza che, in qualunque caso, peggio di così non si può davvero fare.

Milano prova, effettivamente, a presentarsi in campo con un'altra faccia nel secondo tempo: Brooks cerca di dare la svolta schiacciando il meno 18, seguito da Samuels e Gentile per il 50-36. A ripristinare lo status quo arrivano però due falli tecnici fischiati proprio al lungo giamaicano e alla panchina, che fanno ripartire Avellino e interrompono sul nascere l'abbozzo di rimonta meneghino. L'Olimpia prova ancora a ripartire dalla difesa forte con un ottimo (almeno per intensità a rimbalzo) Melli e arriva agli ultimi 10' sotto 57-43. Continuano però gli errori in maglia EA7, con una squadra che fatica enormemente a costruire e si affida al solo Gentile per smuovere il punteggio. Nonostante la quasi totale assenza di gioco però, a 6' dalla fine Ragland mette la bomba del meno 11. Gentile arriva fino al meno 5 (65-60) con la prima tripla della sua stagione e ancora Ragland trova perfino il meno 3 a 4 secondi dalla fine, ma non basta. Avellino vince, e con merito, 73-69 mentre all'Olimpia non resta che tornarsene mestamente a casa, lasciando la sola Sassari in testa alla classifica.

SIDIGAS AVELLINO- EA7 ARMANI MILANO: 73-69 (24-12; 47-26; 57-43)

AVELLINO: Harper 12, Banks 11, Hanga 7, Cavaliero 10, Lechtaler 4, Gaines 16, Gioia, Cadougan, Cortese, Anosike 13, Severini, Trasolini. All. Vitucci

MILANO: Brooks 16, Ragland 12, Gentile 21, Kleiza, Samuels 9, Meacham 2, James 5, Cerella, Melli 4, Vercesi, Gigli. All. Banchi