
Reduce dal pareggio a reti inviolate contro il Novara, la Pro Sesto insegue oggi pomeriggio alle 16.15 allo stadio Breda un successo casalingo che manca dalla seconda giornata di campionato, quando i ragazzi guidati da Francesco Parravicini imposero il 3-1 al Fiorenzuola. Da quel momento in poi, i biancocelesti non sono più riusciti a far valere il fattore campo né in campionato (hanno perso contro l’Arzignano e pareggiato contro i piemontesi) né in Coppa Italia, dove complici gli esperimenti attuati dal tecnico per dare minuti ai calciatori meno utilizzati la Pro ha abbandonato immediatamente la competizione subendo l’eliminazione ad opera della Giana.
Oggi una nuova opportunità per rifarsi e risalire la corrente in una classifica che vede i sestesi fermi a otto punti in sette partite, già lontani nove lunghezze dalla capolista Padova. Proprio i biancorossi saranno il temibile avversario di giornata. "Siamo consapevoli di dover affrontare una squadra che, come dimostra anche la classifica, al momento è la più forte del girone. Allo stesso tempo, però, dobbiamo rimanere concentrati su noi stessi e sulla nostra partita, con l’obiettivo di dare continuità ai risultati utili per il nostro cammino in campionato", ha dichiarato alla vigilia del difficile confronto l’allenatore della Pro Sesto, Francesco Parravicini.
Al di là dell’intermezzo di Coppa, in cui come detto è scesa in campo una formazione molto sperimentale (più Palazzi che si era appena congiunto al gruppo dopo l’annuncio del suo acquisto tra gli svincolati), il tecnico sembra aver trovato la quadratura del cerchio dal punto di vista difensivo, ma ora serve maggiore brillantezza per poter contare su numeri convincenti anche in attacco. La squadra, che in vista della gara odierna non potrà contare sugli indisponibili Brignoli, Caverzasi e Del Frate, ha infatti subito una sola rete dall’Arzignano nelle ultime quattro partite di campionato, raggranellando poi due 0-0 e uno 0-2 con il fanalino di coda Alessandria. In compenso davanti si sta facendo molta fatica, perché proprio quella con gli alessandrini è stata la sola gara in cui si è riusciti a centrare il bersaglio, in mezzo ad altre quattro in cui nessuno è entrato nel tabellino dei marcatori.
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