
Gimenez torna protagonista con il Milan: doppietta e assist contro il Bologna. Ora punta alla finale di Coppa Italia.
Si era presentato col vestito buono: assist all’esordio, subito dopo 3 reti in altrettante partite. Poi, 67 lunghissimi giorni di digiuno: retrocessione in panchina, terza scelta, anche un rigore sbagliato a Napoli. Ora, però, Santiago Gimenez si è ripreso il Milan. Gol a Venezia, assist a Genova, doppietta venerdì col Bologna. Il tutto in una settantina di minuti. A San Siro, anche un quasi rigore e una rete annullata per fuorigioco: altri messaggi, forti e chiari. "Sono pronto in qualsiasi momento, decide l’allenatore. Questa serata ripaga i tanti sacrifici": poche parole, il 24enne preferisce i fatti. Pulisic gli ha offerto il premio di migliore in campo: "Lo meriti tu". El Bebote si è schernito. Gabbia lo ha applaudito: "È un gran lavoratore".
Tant’è: in Olanda aveva creato un “breakfast club“: allenamenti anche al mattino. Pratica portata a Milanello. Per il sorriso del sergente Conceiçao: "Ha qualità, ma deve stare bene fisicamente ed emotivamente. Ho parlato con lui tutti i giorni e ora è così. Normale periodo di adattamento, ha sempre lavorato benissimo: era solo questione di tempo". Al suo arrivo, 16 reti in metà stagione con il Feyenoord sul curriculum. E secondo investimento più oneroso dell’era RedBird: 32 milioni più bonus, ingaggio da 2,5 milioni, contratto fino al 2029. L’attaccante del futuro, l’etichetta. Ma anche del presente. Nel mirino, la finale di Coppa Italia mercoledì, sempre col Bologna. Un bel bivio, per Conceiçao: ripiazzarlo in testa alle gerarchie dal 1’ (nel 3-4-3), o lanciarlo nella ripresa (nel 4-4-2 da inseguimento) come fatto di recente con profitto.
Intanto, in una stagione da montagne russe, il tecnico incassa altre certezze. Quel "massima fiducia", ribadito più volte da Moncada e nell’ultima occasione anche da Furlani. Si vedrà. Mentre si è vista l’ennesima rimonta: in campionato 22 punti conquistati così (3 da Fonseca). In Europa ha fatto meglio solo l’Atletico Madrid (23). Ma ora nella testa c’è solo la finale. Ieri hanno lavorato individualmente Fofana (dolorante alla pianta del piede) e Tomori (uscito col Bologna causa capogiro dopo un colpo alla testa). A Roma ci saranno. E ci sarà anche Gimenez, con un obiettivo: bucare ancora il Bologna, mettere la sua firma sulla Coppa Italia.
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