REDAZIONE MILANO

Il Rozzano calcio in campo con le cuffie per ricordare Manuel

La società cittadina invita tutti gli sportivi al flashmob del weened: “Vogliamo esprimere vicinanza alla famiglia Mastrapasqua, ma soprattutto dire no all’ondata di violenza e dare un segnale di speranza ai giovani”.

A sinistra una squadra del Rozzano Calcio e a destra un selfie di Manuel Mastrapasqua poco prima di morire

A sinistra una squadra del Rozzano Calcio e a destra un selfie di Manuel Mastrapasqua poco prima di morire

Rozzano (Milano) , 17 ottobre 2024 – Lo sport cittadino scende in campo per ricordare Manuel. Il Rozzano Calcio SSD ha organizzato un’iniziativa, che sarà in programma il prossimo week end del 19 e 20 ottobre per dare il proprio abbraccio alla famiglia del 31enne, ucciso venerdì notte a Rozzano. In questi due giorni, le squadre di casa scenderanno in campo con le cuffie. Un gesto simbolico per dire “no” all’ondata di violenza che ha colpito la città e ha tolto la vita a Manuel Mastrapasqua in viale Romagna, mentre stava rientrando a casa con i mezzi pubblici, dopo il turno di lavoro al Carrefour di via Farini a Milano. Una vicenda che ha provato tutto il tessuto cittadino. “Siamo tutti rimasti impressionati e sconvolti dal brutale omicidio di Manuel Mastrapasqua – spiega il Rozzano Calcio SSD in una nota – e con questa iniziativa vogliamo dire no alla violenza e dare un segnale di speranza ai nostri ragazzi e ragazze e a tutto il territorio. Un piccolo gesto con un grande significato”.

Così, sabato 19 e domenica 20 ottobre i capitani di tutte le squadre entreranno in campo prima del fischio di inizio, indossando delle cuffie. La società invita anche tutti “gli atleti, mister e dirigenti Rozzano e tutti gli accompagnatori e tifosi a indossare a loro volta un paio di cuffie all'interno del centro sportivo”. Una sorta di flash mob nel campo di casa. “Vogliamo esprimere la nostra vicinanza alla famiglia di Manuel Mastrapasqua, che è stato ucciso a Rozzano per delle semplici cuffie, che molti di noi utilizzano ogni giorno”.

Il 31enne è stato ferito mortalmente dal 19enne Daniele Rezza in un folle tentativo di rapina: le cuffie sono state trovate in un cestino, dove le aveva buttate il padre dell’assassino reo confesso. Manuel è stato ucciso da una coltellata, che gli ha reciso una vena tra il cuore e il polmone, facendolo restare a terra dissanguato. Il ragazzo - il cui fermo è stato convalidato - era uscito di casa, armato con un coltello da cucina. Dopo l’omicidio, il rientro a casa, dai genitori, e la fuga in treno verso Alessandria con l’intenzione di prendere un Flixibus per la Francia. Poi il ripensamento e la confessione: “Ho fatto una cazzata a Rozzano”.