Milano, il francese smemorato e la truffa dei lingotti

La denuncia: "Valevano 160mila euro". Ma non ricorda il nome dell’hotel in cui è avvenuto l’incontro: "Mi hanno dato 500mila euro falsi"

Lingotti d'oro

Lingotti d'oro

Milano, 29 agosto 2020 - Ci sono parecchi punti da chiarire nel suo racconto, che al momento non sembra molto verosimile. E soprattutto c’è una domanda: perché qualcuno dovrebbe acquistare tre lingotti d’oro del valore di 160mila euro pagandoli con 500mila euro (poi rivelatisi facsimile)?

Innanzitutto, la vicenda, secondo quanto il Giorno è riuscito a ricostruire. Qualche minuto prima delle 23 di giovedì, un settantatreenne francese ha contattato il 112 riferendo di aver subìto una truffa. Gli agenti di polizia hanno raggiunto l’anziano in piazza IV Novembre, di fianco alla Stazione Centrale, e ne hanno raccolto la testimonianza: l’uomo, originario di Nantes, ha spiegato di aver incontrato in un hotel della zona due uomini, molto eleganti, che si erano precedentemente detti molto interessati all’acquisto di tre lingotti d’oro che lui aveva messo in vendita. Dopo i soliti convenevoli, si è arrivati rapidamente alla conclusione della trattativa: il francese ha consegnato i preziosi parallelepipedi, ricevendo in cambio una busta con le mazzette di banconote. Poi i saluti, e ognuno è andato per la sua strada. Peccato che qualche minuto dopo il settantatreenne di Nantes si sia accorto che quei soldi erano solo delle riproduzioni, neanche ben fatte. Carta straccia, insomma. Da lì la telefonata alle forze dell’ordine per riferire quanto accaduto. Nonostante abbia girato per la zona insieme ai poliziotti, l’uomo non è comunque riuscito a indicare l’albergo dove sarebbe andato in scena l’appuntamento e il successivo scambio lingotti-contanti. E qui la prima stranezza, anche perché, stando a quanto narrato dall’anziano, il raggiro si era materializzato poco prima.

La seconda emerge dall’interrogativo di cui abbiamo parlato prima: come si giustifica una tale discrepanza tra il valore dichiarato dell’oro (160mila euro) e la cifra pagata dai due uomini spariti? In ogni caso, le indagini stanno andando avanti per chiarire l’accaduto. Anche perché non sarebbe certo la prima volta che cittadini stranieri, venuti in Italia apposta per concludere un affare, si ritrovano con una montagna di banconote false. Poco meno di un anno fa, nell’ottobre del 2019, un episodio molto simile si era verificato proprio in un hotel di lusso di piazza Duca d’Aosta. In quel caso, una donna cinese, con cittadinanza americana, aveva incontrato nella hall un presunto broker che si era detto interessato all’acquisto di un diamante del valore di 300mila euro. Ad affare concluso, l’intermediario aveva preso in consegna il gioiello e aveva passato alla donna la valigetta con i soldi; solo in un secondo momento, si era accorta che in realtà quel denaro era fasullo.  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro