Milano – La campagna elettorale di Letizia Moratti inizia al Teatro Manzoni. Tailleur bianco, sorridente e “sprint“ mentre balla sulle note di “The Best“ intonata da Ivana Spagna, ospite nel giorno dell’annuncio della doppia candidatura per le prossime europee dell’8 e 9 giugno.
Doppia: di Letizia Moratti e del segretario nazionale di FI Antonio Tajani, ministro degli Esteri, con gli alleati di Noi Moderati. Insieme davanti a una platea di 1.500 persone. Applausi mentre sventolano le bandiere di partito e non si può non ricordare lui: Silvio Berlusconi. Evocato anche dalla presenza in prima fila della sua compagna, Marta Fascina, e di Fedele Confalonieri, senza dimenticare che il 23 settembre 2022 proprio al Teatro Manzoni di Milano Berlusconi chiudeva la campagna elettorale delle elezioni politiche che hanno visto la vittoria di Giorgia Meloni.
"Quando andremo a votare, sarà trascorso quasi un anno" dalla sua scomparsa, ricorda Tajani. Ora "il miglior regalo che possiamo fargli è quello di ottenere un ottimo risultato alle elezioni e superare la soglia del 10%. Nessuno di noi può cancellare un sentimento di gratitudine nei suoi confronti". Fa leva sulle emozioni. Ma anche sulla concretezza degli intenti. "L`obiettivo – sottolinea Letizia Moratti – è lavorare per migliorare la nostra Europa, un’Europa che ci ha garantito pace e benessere per 75 anni, che però adesso deve crescere e deve garantirci anche la sicurezza di tutti i nostri cittadini".
"Una grande sfida – aggiunge –. La possiamo vincere perché abbiamo un programma molto concreto che sa dare risposte ai bisogni della nostra economia, di tutte le nostre famiglie e di tutti i nostri cittadini. Noi cerchiamo di dare risposte e quindi ci rivolgiamo a tutti coloro che vivono un momento di difficoltà, alle donne che fanno fatica a trovare un lavoro che si concili con la famiglia, ai giovani che devono realizzare i loro sogni, agli anziani che devono avere una vita dignitosa, ai più fragili che devono essere sostenuti".
Tra i temi milanesi toccati a margine dell’evento, la scelta della Comunità ebraica di presenziare al corteo del 25 Aprile senza il proprio gonfalone, in dissenso con lo slogan scelto da Anpi “Cessate il fuoco ovunque”. "Se c’è una sensibilità che riguarda la Brigata ebraica – parole di Tajani – noi dobbiamo portare rispetto. Non possiamo far finta di nulla. Se uno deve criticare il Governo di Israele è libero di farlo, ma non possiamo per questo dimenticare l’Olocausto, dobbiamo ricordare che anche Israele ha il diritto di esistere".
Quanto alla “maretta milanese“ – la sostituzione del capogruppo azzurro a Palazzo Marino Alessandro De Chirico con Luca Bernardo – il segretario azzurro prova a spegnere i malumori: "Una tempesta in un bicchier d’acqua, si risolverà tutto". Dopo l’apertura della campagna elettorale, il ministro ha concluso la sua visita milanese al Salone del Mobile a Rho Fiera. L’evento in cui Milano è all’apice della visibilità internazionale e quindi anche europea.