MASSIMILIANO MINGOIA
Politica

Fidanza ancora al Parlamento europeo: “FdI primo partito al Nord. Milano è l’unica ombra: strategia da ripensare”

Il milanese di Fratelli d’Italia ha ricevuto più di 50mila preferenze. Terzo mandato all’Europarlamento: “Conferma di fiducia da parte degli elettori del nord dopo il risultato delle Politiche del 2022”

Carlo Fidanza, al terzo mandato a Bruxelles con Fdi

Carlo Fidanza, al terzo mandato a Bruxelles con Fdi

MILANO – Ha conquistato 50.751 preferenze nel collegio nord-occidentale delle Europee ed è stato rieletto nella lista di Fratelli d’Italia. Carlo Fidanza, milanese, alla terza legislatura a Bruxelles, commenta con un sorriso il dato del partito di Giorgia Meloni nel collegio e in Lombardia: “Siamo poco sotto il 31% in tutto il Nord-Ovest e quasi al 32% in Lombardia. Una conferma di fiducia da parte degli elettori del nord, dopo il risultato delle Politiche del 2022. FdI si conferma il primo partito in tutto il nord. Ciò dimostra che c’è un apprezzamento nei confronti del Governo Meloni. Andremo avanti con ancora maggior convinzione e velocità nel programma di riforme, dall’economia alla sicurezza fino all’immigrazione".

Fidanza, il risultato in Lombardia di FdI – 31,79% – potrebbe aprire uno scenario di rimpasto in Regione?

"Da parte nostra c’è sempre la disponibilità a migliorare la squadra, se ci sono le condizioni politiche per farlo. Ma non siamo a caccia di poltrone e nemmeno vogliamo aprire delle rese dei conti all’interno della maggioranza di centrodestra. Il nostro atteggiamento è collaborativo nei confronti dei partiti alleati. Non c’è una richiesta da parte nostra di aprire un rimpasto nella Giunta regionale".

A livello milanese, invece, il centrosinistra conferma la maggioranza dei consensi, 54,73%, e stacca di 18 punti il centrodestra. Una tendenza che dura da più di un decennio. Milano è un problema politico per voi?

"È l’unica ombra di un risultato complessivamente straordinario di FdI e del centrodestra nel Nord-Ovest. FdI è il secondo partito a Milano ma il centrodestra continua a far fatica. C’è urgenza di sederci intorno a un tavolo con gli alleati per preparare una strategia per le Comunali, a cui mancano due anni e mezzo".

Come deve cambiare la strategia del centrodestra per riconquistare Milano nel 2027?

"Bisognerà aprire un ragionamento sui temi. L’agenda che abbiamo presentato fino ad oggi si è dimostrata insufficiente. Certo, ribadiamo la nostra attenzione su temi come la sicurezza, visto che Milano è sempre più invivibile, soprattutto nei quartieri in periferia. Ma vogliamo capire insieme agli alleati se c’è qualcosa di più e di diverso che possiamo mettere in campo sul piano dei contenuti".

Su ambiente e mobilità il centrodestra deve ripensare il programma?

"La percezione che noi abbiamo sul territorio è che i milanesi siano arrabbiati per la mancanza di sicurezza e il caos mobilità. La ricerca di toni nuovi non può essere in contraddizione con quelle che sono le posizioni storiche del centrodestra, sulle quali riteniamo di essere nel giusto, per il bene della città".

A livello europeo, invece, che scenario si aspetta nelle prossime settimane?

"C’è stata un’onda di destra alle Europee, un’onda che speriamo porti a uno spostamento dell’asse delle decisioni politiche a destra, al di là della maggioranza che si formerà nell’Europarlamento".