Elezioni 2022, urne chiuse. L'affluenza a Milano: 69,1% alle ore 23

Il capoluogo lombardo è diviso in tre collegi uninominali per la Camere e due per il Senato

Elezioni politiche 2022, il sindaco di Milano Giuseppe Sala

Elezioni politiche 2022, il sindaco di Milano Giuseppe Sala

Milano, 25 settembre 2022 - E' il giorno delle elezioni politiche 2022. Seggi aperti dalle 7 alle 23, poi via allo spoglio delle schede elettorali. 

L'affluenza

Alle 23 l'affluenza finale in provincia di Milano si è attestata al 69, 13%, sostanzialmente in linea con la media regionale (ma in calo rispetto di circa sette punti alla precedente consultazione, 75,34%). Alle 19, il dato milanese era al 57,22%, 3 punti in meno rispetto alla tornata precedente: 62,78%. Il primo dato di mezzogiorno: al voto, il 21,45% degli aventi diritto. A Milano città affluenza in discesa di quasi 5 punti percentuali, dal 73,24% di quattro anni fa al 68,41%. Affluenza in calo in tutta la Lombardia, al 70,09%, mentre nel 2018 era al 76,84%. Le percentuali scendono in tutte le province. Il dato più alto è quello della provincia di Brescia (73,43%)

I 'big' al voto

Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha votato nel seggio di via Pietro Martinetti a Milano, mentre il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, in quello di via Fratelli Ruffini. "E' la prima volta che vedo una fila per andare a votare", ha commentato l'ex premier in fila per entrare nel seggio. Alle urne, al liceo Parini, il sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala: "L'affluenza al voto a Milano è migliorata ma non di tantissimo. L'unico augurio che possiamo farci in questa giornata è che vadano a votare più persone possibile. A me sta a cuore soprattutto che i giovani vadano a votare perché è chiaro che è un momento storico importante per loro". Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha invece votato questa mattina, nel seggio della scuola Settembrini, in via Pontida a Velate, in provincia di Varese.

Code all'Anagrafe

Orario continuato, senza le pause previste, per alcuni uffici elettorali decentrati dell'Anagrafe di Milano, a cui si rivolgono i 'distratti' che hanno smarrito la tessera per votare o chi ha esaurito gli spazi sul documento. La decisione di non chiudere tra le 12 e 30 e le 14 è stata presa "per smaltire le lunghe code". Mentre l'apertura dell'ufficio centrale di via Messina e dell'anagrafe di via Larga era già prevista dalla 7 alle 23 non stop, le otto sedi decentrate avrebbero dovuto osservare un orario dalle 8 e 30 alle 17, ma con una pausa di un'ora e mezzo 'saltata' perche' sono in tanti a volere la tessera necessaria a votare.  Sono 5476 le tessere emesse dall'Ufficio Anagrafe fino alle ore 12. Un numero significativo di persone che per esercitare il diritto al voto si sono messe in coda per ottenere il documento necessario, assieme alla carta d'identità, a esprimere la propria preferenza.

I cittadini al voto

Sono 948.175 i cittadini aventi diritto al voto a Milano e 3.151 i neo18enni che esprimeranno per la prima volta la loro preferenza per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. 

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I seggi elettorali

La macchina elettorale è a pieno regime da ieri pomeriggio: 1.248 i seggi ordinari allestiti in 197 edifici, 66 gli speciali e 211 quelli della circoscrizione estero. In aggiunta al numero di scrutatori (5.124) e presidenti di seggio (1.248) previsti per le operazioni ordinarie – ieri sono stati sostituiti 131 presidenti e circa 2.600 scrutatori che non si sono presentati ai seggi –, Palazzo Marino ha reclutato ulteriori 844 scrutatori e relativi 211 presidenti per lo scrutinio dei plichi di voti di parte degli italiani residenti all’estero. Alcune sezioni elettorali ubicate nei Municipi 3 e 6 hanno subìto una variazione. Si tratta delle numero 621, 624, 638 e 642 che da via Stoppani si muoveranno in piazza Ascoli 2/a e 2/b presso il liceo Virgilio. Mentre le sezioni 1029, 1030, 1035 e 1333 si sposteranno da via del Cardellino a via dei Narcisi 2 e 2/a, viceversa per le sezioni numero 394, 1401, 539, 1411 a via del Cardellino 51. La novità di quest’anno è che i seggi esteri non saranno più scrutinati a Roma, ma saranno delegati a cinque città metropolitane, fra cui Milano, che si farà carico dello scrutinio dei voti provenienti da Spagna e Germania, ovvero di 833 mila potenziali elettori. Il seggio deputato a scrutinare il voto estero è stato allestito presso Rho Fiera Milano a cui si recheranno presidenti e scrutinatori a partire dalle ore 9 di domenica. Da lì prenderanno il via i lavori veri e propri di apertura degli imballaggi provenienti dalla capitale contenenti le tessere elettorali, l’allestimento fisico dei seggi e lo smistamento delle schede. Lo spoglio inizierà come nelle altre sezioni a partire dalle 23. 

I collegi

Il capoluogo lombardo è stato diviso in tre collegi uninominali per la Camera e due per il Senato. Per quanto concerne Montecitorio, il collegio 7 comprende l'area nord della città fuori dal centro, l'emiciclo che va dal Gallaratese fino a Lambrate. Il collegio uninominale 8, imvece, copra la fascia sud.  Il collegio 9 corrisponde all'area dentro la cerchia dei naviglii. Per Palazzo Madama sono 2 i collegi uninominali: il 3 copre quasi tutta la città, il 4  è quello di Sesto San Giovanni che include anche Gallaratese, Bruzzano, Dergano e Affori. C'è poi quello di Cologno Monzese dove confuiscono molti comuni dell'hinterland.

I candidati

Uninominali 7, 8 e 9 alla Camera, uninominali 3 e 4 al Senato. Questi i cinque collegi elettorali milanesi che potrebbero rivelarsi decisivi alle elezioni politiche del 25 settembre.  Alla Camera, nel collegio uninominale 7 - Milano Loreto, che comprende i quartieri nord della città - il centrosinistra candida Bruno Tabacci, il centrodestra propone Andea Mandelli, esponente di Forza Italia. Nel collegio uninominale 8 - Milano Bande Nere, che raggruppa le zona sud – per il centrosinistra è candidato Gianfranco Librandi, che viene sfidato dal centrodestra con Cristina Rossello. Nel collegio uninominale 9 - Milano Buenos Aires-Venezia, quello del centro – la sfida è tra due big ovvero il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova e Giulio Tremonti, storico ministro dell’Economia dei Governi Berlusconi e oggi vicino a Fratelli d'Italia. Al Senato, nel collegio uninominale 3 (Milano) il centrosinistra si affida ad Antonio Misiani  e il centrodestra punta sulla leghista Maria Cristina Cantù. Nell'uninominale 4 (Sesto San Giovanni, ma anche alcuni quartieri alla periferia Nord di Milano), il centrosinistra presenta Emanuele Fiano, mentre il centrodestra conferma Isabella Rauti.

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