
Stefano Parisi
Milano, 7 maggio 2016 - «Niente aumento del biglietto Atm per i prossimi cinque anni, ma è escluso che nel prossimo mandato il Comune possa investire su una nuova linea della metropolitana, prima deve pagare la nuova M4». Stefano Parisi, candidato sindaco del centrodestra, si presenta nel suo comitato elettorale di via Dante e fissa qualche paletto del suo programma elettorale su trasporti e mobilità. L’aspirante primo cittadino del centrodestra spiega che la sua rivoluzione della mobilità cittadina passerà da «quattro progetti per rendere Milano più veloce e più verde». Parisi parla di «Milano orbitale» e anticipa che la rivoluzione che ha in mente si fonderà su quattro anelli che circondano la città. Dal centro verso la periferia: la Cerchia dei Navigli, la linea filoviaria della 90-91 ribattezzata «Bus Rapid Transit 90-91», la Circle Line ferroviaria e il Parco orbitale. L’idea più nuova: i tornelli per salire sulla linea 90-91, uno di quelli dove gli abusivi imperversano. Alcuni dei progetti targati Parisi sono vecchi pallini dell’ex assessore all’Urbanistica Carlo Masseroli, che non a caso è uno dei consiglieri più ascoltati da Parisi su urbanistica e trasporti.
Ripartiamo dal primo anello, la Cerchia dei Navigli. Parisi ribadisce subito che ha intenzione di «riaprire al traffico piazza Castello». Non perché il candidato sindaco del centrodestra sia contrario alle isole pedonali, «ma perché quella pedonalizzazione è stata un errore che ha sconvolto il traffico nelle strade limitrofe». Parisi fa l’esempio di Times Square a New York, «una grande area pedonale in cui passano anche le auto». Lungo la Cerchia dei Navigli, l’altra idea del manager è «proteggere l’attraversamento pedonale tra le due aree verdi del Parco della Basiliche, magari con un ponte pedonale o un sottopasso». E l’Area C? «Da rivedere». Secondo anello: il Bus Rapid Transit 90-91. L’obiettivo indicato da Parisi è «fluidificare il più possibile il traffico nella circonvallazione esterna». Il manager mostra una foto di una fermata in Brasile che prevede l’ingresso con i tornelli all’interno del filobus: «In questo modo si riuscirebbe a far diminuire il fenomeno dell’abusivismo, che sui mezzi di superficie a Milano attualmente raggiunge il 15 per cento». Il terzo anello è la Circle Line stile Londra: «Il nuovo progetto sugli scali ferroviari dovrà trasformare la linea ferroviaria che circonda Milano in un altro metrò». Il quarto anello è il Parco orbitale, «una pista ciclabile da 72 chilometri che collegherà le aree verdi ai confini delle città e dove potremmo organizzare una gara ciclistica: la Straorbitale». Fin qui, i progetti sui trasporti. Ma ieri a pranzo, al ristorante La Rosa Nera, Parisi ha parlato del futuro del centrodestra con il capolista della sua lista civica Gabriele Albertini, l’ex leader della Lega Umberto Bossi e l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti. In mattinata, invece, Parisi ha fatto un giro al mercato del Gratosoglio con Albertini.
massimiliano.mingoia@ilgiorno.net