Autovelox a Milano: “In due pomeriggi 140 violazioni. Il Governo vuole limitarli, ma la velocità è la prima causa degli incidenti”

L’assessore alla Sicurezza Marco Granelli: “Controlli fondamentali, ma in futuro si potranno fare solo se programmati con la Prefettura”

I controlli della polizia locale sul Cavalcavia Bacula

I controlli della polizia locale sul Cavalcavia Bacula

Milano – Gli autovelox a Milano? “Purtroppo il Governo vuole limitare questi controlli, mettendo paletti e difficoltà, togliendo autonomia ai Comuni”. A parlare è l’assessore milanese alla Sicurezza, Marco Granelli. Granelli ha sottolineato che in città ci sono in media almeno 40 incidenti al giorno: “Ogni giorno in città ci sono persone che rimangono ferite in incidenti stradali, e purtroppo alcune volte alcuni muoiono: dobbiamo fermare questa strage”.

Ponte della Ghisolfa

“La velocità è determinante”, ha sottolineato l’assessore parlando in particolare del Cavalcavia Bacula o ponte della Ghisolfa. Su questo tratto “tanti cittadini, consiglieri comunali, associazioni, Municipi ci hanno chiesto di permettere a tutti di muoversi in sicurezza e non rischiare ogni giorno l'incidente – ha proseguito – In futuro questi controlli si potranno fare solo se programmati e richiesti a una commissione in Prefettura”.

In due giorni 140 violazioni

A Milano – ha detto Granelli – ci sono almeno 40 incidenti al giorno. “La Polizia Locale ha organizzato dei servizi di autovelox per controllare la velocità, che Istat conferma essere la principale causa degli incidenti. In due pomeriggi tra le ore 15 e 19 sono state rilevate 140 violazioni: tutti veicoli che andavano tra 60 e 90 km/h e un più di 90.

L’attacco a Salvini

Il Comune – ha precisato ancora Granelli – “è proprietario delle strade, nelle città grandi il controllo del Codice della Strada è affidato in esclusiva a lui h24, ma per fare i controlli deve chiedere il permesso ogni volta al Prefetto. E questo lo chiede Salvini, quello della secessione e autonomia. Torniamo allo Stato dell’Ottocento, dove comanda Roma attraverso i Prefetti".

Il rispetto delle regole

“Al Ministero ci hanno detto che fare quelle sanzioni significa ‘vessare i cittadini’ – ha concluso – Noi invece facciamo il nostro dovere, cerchiamo di far rispettare le regole e cerchiamo di diminuire morti e feriti, loro vogliono fare burocrazia e impedirci di fare il nostro dovere, fanno demagogia". 

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