Milan sconfitto dall'Atalanta, ma è campione d'inverno

Sconfitta per mano della Dea firmata Romero, Ilicic su rigore e Zapata, rossoneri mai in partita

Milan-Atalanta

Milan-Atalanta

Milano, 23 gennaio 2021 – Il Milan fa suo il titolo di campione d’inverno complice lo stop dell’Inter in casa dell’Udinese: a San Siro è invece l’Atalanta a fare il bello e cattivo tempo battendo i rossoneri con un secco 3-0. Prova strepitosa di Ilicic e Romero, mentre i casalinghi non sono riusciti mai a rendersi davvero pericolosi.

Le pagelle del Milan

Le pagelle dell'Atalanta

In campo

Pioli punta ancora sulla forza e leadership di Zlatan Ibrahimovic, che oggi arriva a 600 partite disputate nei diversi campionati in cui è stato protagonista: lo svedese punta anche l'obiettivo 500 reti in tutte le competizioni con i club e al momento è a quota 498. In panchina il tecnico di casa porta i due nuovi arrivati Mandzukic e Tomori, mentre lancia dal primo minuto Meitè, prima da titolare per lui, a posto di Diaz. Gasperini cerca il successo sulla capolista affidandosi a Ilicic e Zapata. C'è Pessina ormai consolidato nel ruolo di trequartista dietro le due punte e in difesa spazio a Romero con Djimsiti e Toloi.

Parla Massara

Prima del match il direttore sportivo rossonero Massara ha commentato il mercato di casa: «Le entrate sono terminate, vedremo se ci saranno opportunità ma in questo momento è improbabile. Si cerca sempre di avere un diritto di riscatto, a volte non è possibile. Nel caso di Tomori abbiamo dovuto combattere abbastanza, può offrire una varietà di scelta anche in base agli avversari: è un giocatore che ha velocità e aggressività che altri difensori della rosa hanno in maniera meno spiccata, ma siamo contenti di tutti. Ci riteniamo al completo, siamo fiduciosi».

Romero di testa

Dopo il fischio di inizio di Mariani è il Milan a farsi subito pericoloso con Leao che imbecca Ibra fermato dal fuorigioco e subito dopo Theo Hernandez va sul fondo e centra un buon pallone sul primo palo per Ibra che viene contrastato da Djimsiti, palla in angolo. L’Atalanta risponde con De Roon, ma il suo tiro dalla distanza va alta sopra la traversa, e con Hateboer servito da Ilicic ma la conclusione dell'esterno viene sporcata in angolo da Kessiè. Gli ospiti crescono e creano occasioni insidiose tra cui il sinistro di Ilicic fuori di poco al 16’ ma è al 26’ che trovano il vantaggio con Romero, bravo a raccogliere il preciso cross di Gosens e ad anticipare Kalulu e insaccare di testa. Al 38’ la Dea sfiora il raddoppio con su calcio di punizione dal limite di Ilicic ma Donnarumma respinge con grande reattività. Prima dell’intervallo il Milan si fa vedere con il preciso calcio di punizione di Tonali a pescare Ibra in area di rigore ma lo svedese, a due passi da Gollini, non inquadra la porta. Era dallo scorso giugno contro la Roma che il Milan non chiudeva un primo tempo di un match di Serie A senza alcun tiro nello specchio.

Dea dilagante

Pioli cambia Meitè con Diaz ma il pressing resta affare degli ospiti al 51’ Mariani decreta il calcio di rigore all’Atalanta per una gomitata al volto di Ilicic da parte di Kessiè: proprio il 72 nerazzurro si incarica della battuta e dagli undici metri buca Donnarumma. 0-2 per la Dea. I rossoneri perdono poi Kalulu per infortunio e al suo posto subentra Musacchio e al 60’ Zapata sfiora il tris con un colpo di testa alto di poco. I rossoneri non riescono a imporre il proprio gioco ed è ancora Ilicic a concludere di destro al 67’ mancando la porta di poco. Pioli si gioca allora le carte Rebic e Mandzukic per un Milan ultraoffensivo che va subito vicino al gol dopo gli ingressi: Kessié da due passi non riesce a calciare per l'intervento di Romero, poi Gollini fa una gran parata su Mandzukic. Al 73’ la Dea sfiora il tris con Zapata che colpisce in pieno palo su colpo di testa ma non sbaglia tre minuti dopo quando da sinistra infila Donnarumma su assist di Romero. Gli ultimi minuti vedono i casalinghi chiudere in avanti e al 92’ su calcio d'angolo il pallone arriva a Brahim Diaz, che ci prova con un destro da fuori senza inquadrare la porta. Gollini dice no a Mandzukic e alla fine il triplice fischio sancisce la netta superiorità bergamasca in una serata davvero storta per il Diavolo.

 

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