
L'aeroporto di Malpensa
Milano - Sea torna ad assumere, e i nuovi ingressi sono tutti “in rosa“. La società che gestisce gli aeroporti di Malpensa e Linate assumerà e stabilizzerà 85 lavoratrici (19 a Linate e 66 a Malpensa) nel ruolo di "addetto security guardia particolare giurata" da impiegare per i controlli negli scali. Il piano è al centro di un accordo firmato con i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl Ta, che prevede inoltre "l’impegno di Sea a stabilizzare il personale assunto con contratti di somministrazione al raggiungimento di 36 mesi di prestazione, anche non continuativa". Un rafforzamento che arriva dopo i tagli del personale applicati già da prima del Covid e proseguiti durante la pandemia che ha messo in crisi il trasporto aereo: a gennaio l’amministratore delegato Armando Brunini, in commissione a Palazzo Marino, aveva previsto nel 2026 un calo di 300 dipendenti rispetto agli organici attuali. Un “dimagrimento“ attraverso pensionamenti e uscite volontarie giustificato in quell’occasione con la necessità di "ridimensionare l’azienda e renderla competitiva e sostenibile". Ora il settore è tornato a crescere, e anche in questo scenario si inseriscono le nuovo assunzioni (i sindacati definiscono l’accordo come "il primo con questi contenuti da oltre vent’anni") in mansioni che per le normative europee devono prevedere "una precisa percentuale di personale femminile".
Un secondo accordo con i sindacati prevede inoltre un "aiuto concreto alle famiglie, alle lavoratrici e ai lavoratori di Sea" per fare fronte al carovita. "L’azienda – si legge in una nota dei sindacati – erogherà per l’anno 2022, attraverso la piattaforma di welfare, un valore corrispondente a 100 euro (che si aggiunge a quello di 200 euro in scadenza) scaricabile attraverso il tipo di voucher scelto. Per il 2023 Sea metterà a disposizione un valore di 200 euro, scaricabile attraverso voucher alle stesse condizioni. Tutti i contributi sono riconosciuti in egual valore anche al personale part-time, a tempo determinato o in somministrazione". L’intesa assume "un enorme valore ed indica la strada da seguire, in termini di relazioni industriali, per i prossimi anni. Una strada di trasparenza, esigibilità di diritti e di crescita per tutte le persone che operano, anche da precarie, in azienda". Sea, tra l’altro, sta lavorando da tempo a un progetto di “diversity“ e “inclusion“ che si pone fra gli obiettivi quello di garantire pari opportunità di genere a tutti i livelli organizzativi.