Milano, arriva il salario minimo metropolitano: che cos’è e chi lo percepirà

Milano segue il modello londinese del Living Wage per riequilibrare costo della vita e salari. Nel capoluogo si guadagna meno che nel resto della regione ma si spende di più

Salario minimo: il Pd aveva lanciato una petizione online sui social

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Milano, 22 aprile 2024 – Milano sarà la prima città italiana nella quale verrà definito un salario minimo, che sarà messo a disposizione dell'amministrazione comunale per una certificazione sul modello del Living Wage londinese, della contrattazione collettiva territoriale e aziendale e, più in generale, del mondo del lavoro milanese. Nel capoluogo lombardo verrà, infatti, avviata una commissione indipendente che avrà il compito di calcolare ogni anno il salario orario minimo per poter vivere dignitosamente in città, sulla base di una serie di criteri individuati e concordati tra tutti i soggetti coinvolti nel gruppo di studio.

È questa la decisione emersa dal convegno Per un salario giusto a Milano che si è svolto stamattina a Palazzo Marino. Nel corso dell'evento è stata presentata la ricerca realizzata da Adesso! e da Tortuga, rispettivamente movimento di proposta e think tank indipendente, che ha analizzato il rapporto tra costo della vita e salari nel capoluogo lombardo e indagato se il modello londinese potesse essere applicabile a Milano.

I numeri

Se si guarda ai lavoratori con reddito più basso il salario orario medio a Milano è di 8,45€, solo il 2% più altro rispetto al resto d'Italia e addirittura l'1% più basso rispetto al resto della Lombardia. Non solo. Nella classe più fragile, intesa come quella dei lavoratori senza diploma e con sola licenza di scuola elementare o media, la differenza diventa ancora più marcata: con un salario medio orario di 7,84€, il dato milanese è il 4% più basso di quello del resto della Lombardia e dell'1% più basso di quello medio nazionale. Questo con costi della vita che sono nettamente più alti rispetto agli altri territori. Basti pensare che gli affitti medi nel capoluogo arrivano anche al doppio rispetto ai comuni dell'hinterland. Per una coppia tra i 30 e i 59 anni la maggiorazione nel costo della vita tra Milano e le altre aree metropolitane del paese è del 22%, del 33% rispetto ai comuni con più di 50mila abitanti e del 35% rispetto ai comuni sotto i 50mila.

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