Nasce Melabag, la borsa vegana che alleggerisce la coscienza

Realizzata dalla milanese Figus Designer con prodotti vegetali in grado di imitare il cuoio

La famiglia Figus: il fondatore Giorgio, la figlia Eleonora e la mamma Gilda

La famiglia Figus: il fondatore Giorgio, la figlia Eleonora e la mamma Gilda

Milano - Si chiama appleskin, è fatta con torsoli e bucce di mela e rappresenta una delle avanguardie del pensiero filovegano (vegan frendly) e compassionevole rispetto al mondo animale (cruelty free).

Per realizzare la “pellemela“ servono solo scarti vegetali e una piccola aggiunta di gomma naturale. Il risultato è simile alla quella ottenuta con materiale che arriva dagli allevamenti intensivi e passa dalle concerie. Anzi, per qualcuno è anche migliore, e perfettamente adatta per vestiti e accessori modaioli. Ad adottare il nuovo procedimento è uno dei brand artigianali della pelletteria milanese, che in queste settimane lancia una propria collezione di borse chiamata Melabag.

Figus Designer da oltre 40 anni è presente nel cuore della città, con showroom e laboratori in corso Garibaldi e in corso Magenta. È stato fondato nel 1979 da Giorgio Figus, imprenditore di origine sarda milanese d’adozione. L’azienda si è affermata col marchio Figus Cuoio, poi trasformato in quello attuale e ha sempre conservato una dimensione artigianale anche se il successo l’ha portata a lanciare un sito di e-commerce per la clientela nazionale e straniera e ad aprire una “vetrina di lusso“ a New York. Da sempre Figus ha usato i materiali classici della pelletteria per la realizzazione delle sue borse e dei suoi accessori. Dal 2012 è entrata nel management la figlia di Giorgio, Eleonora, attuale ad, chiamata a infondere energie e idee nuove nell’azienda di famiglia. Come appunto quella delle pellemela, alla quale Eleonora ha lavorato per due anni. Le vegan-borse sono di vari formati e di colori squillanti che - dicono alla Figus Designer - richiamano quelli della materia prima.

La nuova collezione è pronta per essere lanciata sul mercato. Il target è soprattutto quello delle teen-ager e in genere delle clienti più giovani, che condividono particolarmente i temi ecologici. E che in genere hanno budget contenuti, come lo sono i prezzi delle borse alla mela.

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