LAURA LANA
Economia

Grancasa di Paderno, ancora un mese per salvare 27 posti di lavoro

Il punto vendita nordmilanese è l’unico che non verrà assorbito da Risparmio Casa e avrebbe dovuto chiudere il 30 settembre

Il presidio di lavoratori e sindacalisti

Il presidio di lavoratori e sindacalisti

Paderno Dugnano (Milano) – Un mese di tempo per salvare i 27 addetti di Grancasa, l’unico punto vendita che, a oggi, non è stato inserito nel piano di acquisizione di Risparmio Casa, il brand che ha incorporato la catena. La chiusura del grande magazzino di via Amendola era prevista per il 30 settembre: da ieri, quindi, i lavoratori si sarebbero trovati per strada, senza stipendio. Invece, sono state concesse quattro settimane per cercare di concentrare tutto l’invenduto degli altri punti vendita acquisiti da Risparmio Casa.

Mentre la Filcams nei giorni scorsi ha esultato per l’accordo sindacale sul passaggio di 350 addetti al nuovo brand, resta una speranza per quelli di Paderno, che ad agosto sono stati esclusi dall’assorbimento della società laziale. In questi giorni sono state diverse le iniziative politiche e amministrative, dopo il presidio organizzato da lavoratori e sindacati fuori dal polo cittadino per dire "no" ai licenziamenti. Un ordine del giorno della consigliera comunale Daniela Caputo, votato da tutta l’aula all’unanimità, ha infatti impegnato l’amministrazione a proseguire nella battaglia per la salvaguardia dei posti di lavoro.

"È vero che rimarranno aperti fino a esaurimento scorte, ma il futuro resta incerto – ha commentato Caputo del Pd –. Con questo documento chiediamo più soluzioni, perché ce ne possono essere tante: ad esempio, iniziare ad analizzare ogni singola figura professionale che può essere accompagnata alla pensione". Ma anche il ricollocamento del personale padernese in altri punti vendita del marchio Risparmio Casa, come hanno suggerito gli stessi addetti durante il presidio dei giorni scorsi.

Intanto, anche i consiglieri regionali stanno presidiando la questione e si chiede una seconda convocazione del tavolo di lavoro proprio con le due proprietà, la vecchia e la nuova. Il sindaco Ezio Casati, insieme all’assessore alle Attività produttive Paolo Mapelli, sta seguendo da vicino la trattativa. "Ho parlato con i soci di Risparmio Casa che non negano l’interesse sul punto vendita di Paderno, ma la politica può fare poco sui rapporti in mano al sistema bancario – ha spiegato il primo cittadino in consiglio comunale –. Per i due colloqui che ho avuto esiste una piccola speranza che va alimentata. Continueremo a lavorare sulla rete istituzionale".