BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Cernusco capitale green: dalla vecchia fabbrica alla giga factory del futuro

De Nora e Snam: l’impianto dell’idrogeno verde sulle ceneri della Rapisarda. La cerimonia martedì, parteciperà da Roma il ministro del Made in Italy Urso

Cernusco capitale green. Dalla vecchia fabbrica alla giga factory del futuro

Cernusco capitale green. Dalla vecchia fabbrica alla giga factory del futuro

Cernusco sul Naviglio (Milano) – Un anno fa il primo colpo di ruspa per cancellare la Rapisarda, la vecchia fabbrica di tubi dismessa. Martedì, nell’area a due passi dalla fermata della metropolitana a Cernusco, invece, comincia il futuro: De Nora e Snam poseranno la prima pietra della nuova giga factory dell’idrogeno verde, la più grande fabbrica italiana di elettrolizzatori, 25mila metri quadrati, che faranno del Naviglio una delle green valley lombarde. Alla cerimonia collegato da Roma parteciperà anche Adolfo Urso, ministro del Made in Italy, lo Stato finanzia l’impianto del colosso delle tecnologie sostenibili che ha inventato l’Amuchina. Nell’hub di casa si farà l’elettrolisi dell’acqua, passaggio essenziale che porta al propellente che non inquina e si produrranno anche le componenti per celle a combustibile usate nell’energia senza emissioni di Co2.

Una tecnologia realmente rispettosa della natura. "Il progetto è un tassello importante della transizione ecologica nazionale - spiega il sindaco Ermanno Zacchetti - è frutto infatti della spinta innovativa in ambito scientifico, industriale e di ricerca tecnologica". Rientra nel piano europeo Ipcei Hy2Tech che sostiene tutti i segmenti della catena dell’idrogeno: tra le 35 imprese che hanno ricevuto sostegno pubblico, una delle sei italiane è proprio De Nora. Il Pnrr riconosce l’iniziativa e la inserisce in un programma più generale di modernizzazione del Paese e il governo, sostenendo l’intervento, aggiorna "le strategie nazionali in tema di sviluppo e mobilità sostenibile, ambiente e clima". Temi sui quali investe anche il territorio. Non a caso infatti l’importante marchio dell’hi-tech ha scelto il salotto dell’hinterland come primo nodo di una rete nazionale che traghetterà il Nord e il Sud nella decarbonizzazione.

Nella richiesta per la costruzione dello stabilimento depositata in Municipio De Nora spiegava perché avesse deciso di mettere radici alle porte di Milano. "Per l’integrazione di Cernusco con la mobilità leggera e ciclabile, per l’infrastruttura viabilistica e per le caratteristiche storiche". Senza dubbio un punto di orgoglio per la città. Il cambiamento nasce da una ferita, i reparti "dismessi da 25 anni" e per tanto tempo regno del degrado. Sulle loro ceneri prenderà presto forma forma il nuovo polo produttivo che avrà una capacità fino a 2 gigawatt nella filiera sostenibile. "Una proposta all’avanguardia nell’ambito della transizione ecologica perfettamente integrata nel nostro tessuto economico con aziende e imprese di eccellenza", ancora il primo cittadino. Il Parco dell’innovazione di cui sarà parte "metterà in rete competenze, opportunità, ricerca".