ANDREA GIANNI
Economia

Boom digitale, ecco le ditte che assumono. E per chi segnala talenti scatta il bonus

L’incentivo di Dentsu: 250 euro ai dipendenti che portano curricula. E Amazon prosegue la sua espansione

I settori legati alle tecnologie digitali stanno conoscendo una forte espansione

Milano - I dipendenti diventano “cacciatori di teste“, con un bonus di 250 euro in ticket da spendere nei negozi per chi segnala nuove risorse, consegnato una volta che l’assunzione è andata a buon fine. È l’iniziativa lanciata da Dentsu Italia, colosso giapponese della pubblicità e della comunicazione con quartier generale in zona Maciachini dove lavorano 850 persone, che nei primi sei mesi di quest’anno ha previsto 100 nuove assunzioni nell’ambito del "più ambizioso piano di crescita della sua storia". "Andranno a inserirsi in tutte le tre aree del nostro business: media, customer experience e creatività", spiega il Ceo Southern Europe Paolo Stucchi. E il bonus, sottolinea Leonardo Casini, chief digital officer, "è un meccanismo per incentivare i dipendenti a segnalare talenti, anche perché il digital sta registrando un’esplosione di domanda di figure professionali". Meccanismo che sta già dando i primi risultati, visto che stanno arrivando decine di curricula segnalati dall’interno.

Dentsu è una delle realtà che, in un periodo di incertezze e turbolenze nel mercato del lavoro, sta ampliando l’organico. L’ultimo bollettino Unioncamere-Anpal prevede per gennaio poco meno di 458mila i contratti di lavoro programmati dalle imprese italiane, mentre la crisi continua a colpire turismo, commercio tradizionale, servizi e trasporti. "Ci viene richiesto personale per settori come logistica ed edilizia ma anche impiegati generici", spiega il giuslavorista Maurizio Del Conte, presidente di Afol Lombardia, l’agenzia che gestisce i centri per l’impiego nella Città metropolitana. "Al di là dei settori più colpiti dalla pandemia il mercato del lavoro a Milano resta dinamico – prosegue – chi ha perso il lavoro riesce in molti casi a ricollocarsi anche se spesso deve ripartire da zero con stipendi più bassi, condizioni peggiori rispetto ai vecchi contratti e precarietà". 

Tendenza registrata anche da Guido Fratta, segretario generale lombardo della Felsa-Cisl. "Nel secondo semestre del 2021 gli occupati interinali hanno raggiunto il picco di 152.000 in Lombardia, un vero e proprio record", spiega. E aumenta la quota di interinali con età più avanzata, i cosiddetti “lavoratori di ritorno” che si reinventano dopo un precedente e continuativo rapporto di lavoro. Tra loro anche donne che riprendono a lavorare dopo aver lasciato un impiego per dedicarsi alla famiglia. Il commercio continua a registrare alti e bassi, con aziende come Lidl che si espandono e assumono e altre che arretrano. Carrefour nei giorni scorsi ha raggiunto un accordo con i sindacati su un piano di 719 esuberi, gestiti con incentivi all’esodo. Poi c’è Amazon, che prosegue la sua corsa e anche il reclutamento di personale. Il colosso fondato da Bezos ha creato oltre 260 posti di lavoro a tempo indeterminato per operatori di magazzino nei depositi di Milano, Buccinasco, Peschiera Borromeo e Pioltello, "superando le previsioni occupazionali stimate" e toccando quota 2.300 dipendenti in Lombardia.