Cologno Monzese, la Janssen avvia il licenziamento collettivo per 57 dipendenti

I sindacati hanno proclamato lo sciopero: "Situazione inaccettabile in un'azienda in salute che fattura oltre un miliardo di euro"

La Janssen è del colosso farmaceutico statunitense Johnson&Johnson

La Janssen è del colosso farmaceutico statunitense Johnson&Johnson

Cologno Monzese, 18 aprile 2023 – Una procedura di licenziamento collettivo per 57 dipendenti sui 600 in organico. È stata aperta agli inizi del marzo scorso dalla Janssen, l’azienda che fa parte del gruppo americano Johnson & Johnson e che ha prodotto alcuni vaccini contro il Covid-19. Sono seguiti alcuni incontri in Assolombarda, fino all’ultimo del 12 aprile, che ha sancito una distanza incolmabile fra multinazionale e sindacati.

La mobilitazione sindacale

I lavoratori si mobilitano: i sindacati confederali di categoria hanno proclamato uno sciopero di 8 ore e un presidio contro i licenziamenti di informatori scientifici del farmaco e personale impiegatizio. “È una decisione inaccettabile considerando che la Janssen è in salute e lo scorso anno ha fatturato fra 1,2 e 1,3 miliardi di euro”, osserva Rino Fresca, segretario della Femca Cisl di Milano. 

“L’azienda – spiega il sindacalista – sostiene che la presenza di alcune figure non è prevista dalle modifiche organizzative, ma è una scusa che non regge: degli informatori c’è ancora bisogno, mentre la quota di personale considerato in esubero potrebbe essere tranquillamente ricollocata all’interno”.

Lo sciopero del 20 aprile

La Janssen è una delle maggiori aziende del settore farmaceutico, specializzata nella produzione di prodotti salvavita in particolare antitumorali ed ematici. Lo scipero è stato proclamato per giovedì 20 aprile, dalle ore 9 alle 13, davanti alla sede in via Buonarroti, dove già ieri, lunedì 17 aprile, hanno incrociato le braccia i lavoratori della Siae Microelettronica.

“Abbiamo chiesto di aprire un ragionamento su eventuali esodi volontari e percorsi di accompagnamento alla pensione, ma l’azienda ha rifiutato – spiega Fresca -. La cosa assurda è che vogliono licenziare, ma hanno recentemente assunto 18 giovani e figurano in organico 31 addetti con contratto di somministrazione. C’è qualcosa che non torna. In realtà la decisione è imposta a livello internazionale e noi vogliamo tutelare i lavoratori di Cologno Monzese”. 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro