Recruiting day al centro commerciale: si mettono in coda disoccupati, genitori, laureati

I negozi del Merlata Bloom cercano personale, Afol organizza gli incontri con i candidati. Nel commercio occupazione record nel Milanese: 281mila addetti contro i 276mila del 2019

Gli incontri al mall Merlata Bloom sono organizzati da Afol

Gli incontri al mall Merlata Bloom sono organizzati da Afol

Milano – Ci sono donne e uomini che arrivano da periodi di disoccupazione o contratti precari e giovani alla prima esperienza. Genitori che lottano per far quadrare i conti nella città con il costo della vita alle stelle e neodiplomati che si affacciano sul mondo del lavoro. Qualcuno ha una laurea in tasca. Storie diverse che si intrecciano, accomunate dalla ricerca di un impiego, il più possibile stabile, attraverso i recruiting day nel nuovo centro commerciale Merlata Bloom. I negozi cercano personale per le vendite e Afol Met, a capo dei centri per l’impiego nella Città metropolitana di Milano, organizza incontri con i candidati.

La partecipazione "sopra le aspettative", anche da parte di giovani, è indicativa di un mercato del lavoro dinamico nel settore del commercio, che a Milano sta registrando la più alta crescita di occupati rispetto al 2019, anno pre-Covid. E sfata un mito nato durante la pandemia, con l’illusione che colloqui a distanza possano sostituire un faccia a faccia fra azienda e candidato. All’ultimo recruiting day al Merlata Bloom, lo scorso 7 febbraio, hanno partecipato oltre 150 persone. Un centinaio hanno sostenuto colloqui di lavoro, mentre gli altri hanno potuto usufruire di consigli utili su come scrivere il curriculum e presentarsi in maniera efficace in una selezione, o si sono candidati ad altre posizioni aperte all’interno del mall.

Sono stati ritenuti idonei oltre 25 candidati e ad oggi in 9 sono stati inseriti "con successo" nei punti vendita. Gli altri idonei potrebbero essere richiamati successivamente. I 18 recruiting day organizzati da Afol a Milano e hinterland dall’inizio dell’anno hanno attirato complessivamente 472 partecipanti, con 26 aziende coinvolte. Il prossimo, sempre al Merlata Bloom, si terrà martedì, dalle 14 alle 17, con focus sul settore della ristorazione nel mall in via Daimler 61. Partecipano catene come Signorvino, Panino Giusto, Fresco & Cimmino, Old Wild West, Roadhouse, Calavera, Billy Tacos, Ric, Starbucks e il gruppo Esselunga. Una lotteria con in palio, nella maggior parte dei casi, un iniziale contratto a termine full time o part time, con la speranza di trasformarlo in indeterminato. Milanesi, di nascita o d’adozione, che si mettono in coda per un impiego nel centro commerciale.

La crescita occupazionale più consistente, nel territorio della Città metropolitana, secondo gli ultimi dati analizzati dalla Cisl si registra proprio nel commercio e nella ristorazione. Settori dove, storicamente, le condizioni di lavoro sono precarie e con diverse criticità, con un alto turnover. Nella grande distribuzione organizzata, tra l’altro, è in corso una lunga vertenza sindacale contro il rinnovo del contratto Federdistribuzione, con la proclamazione di altre otto ore di sciopero.

Tornando ai dati, nel 2019 si contavano circa 276mila occupati nel commercio e nella ristorazione nel Milanese. Ora sono circa 281mila, cinquemila in più rispetto all’anno che ha preceduto la chiusura causa Covid di negozi e ristoranti, portando anche a una fuga di personale verso altri settori seguita dagli allarmi di aziende che non riuscivano più a trovare manodopera (incolpando spesso il reddito di cittadinanza) e da un successivo riassestamento. In generale, nell’ultimo trimestre del 2023 l’occupazione in Lombardia è cresciuta dell’1,7%. Ed è positivo soprattutto il dato, emerso dall’ultimo rapporto Unioncamere, sull’occupazione femminile, con un +2,5% nel trimestre che si traduce in 49mila lavoratrici in più in Lombardia. Tra i diversi settori ancora in crescita quello dei servizi (+3,3%) e del commercio (+4,7%) rispetto alle attività industriali (-2%) e edili (-2,4%) che registrano performance negative in termini occupazionali. "A crescere è complessivamente l’occupazione “buona”, quella a tempo indeterminato e full time – spiega Enzo Mesagna, segretario Cisl Lombardia –. C’è purtroppo ancora forte preoccupazione rispetto alla fascia d’età 15-24 anni che segna un tasso di disoccupazione più elevato rispetto alla media, con il 15,4%".

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